Red carpet per la lirica all’insegna della memoria e del glamour. Per la prima del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart viavai di abiti griffati e mise da gran sera....
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Si prosegue con la presidente della Conflirica, Daniela Traldi, che assieme al consorte Stefano saluta i suoi ospiti: Edoarda Crociani e l’ambasciatore del Marocco Youssef Balla. Come sempre, qualche minuto prima che le luci si abbassino come segno di inizio dello spettacolo, il foyer si arricchisce di volti noti. Il presidente della Rai Marcello Foa saluta il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi. Ineffabile Marisela Federici, in corto nero con preziosa spilla. Arrivano Corrado Augias e Giuliano Ferrara mentre prende posto il critico Claudio Strinati. Si riconosce il regista Roberto Andò e poco dopo Giovanna Melandri. Il soprano Claudia Toti Lombardozzi sceglie un lungo nero da gran sera.
E in questa passerella di vip ecco Marco Giusti e il professor Giulio Maira. Ma prima che la fascinazione abbia inizio una voce annuncia, a luci basse, che l’intera serata è dedicata a Maurizio Varamo, direttore del Laboratorio di scenografia del Teatro dell’Opera, salutato poche ore prima alla Chiesa degli artisti di piazza del Popolo con folla vip, tra cui Giuseppe Zeno e Margareth Madè. L’applauso, dopo una comunicazione così commovente, è lungo e scrosciante. Ma lo show, come insegna il teatro, deve proseguire. Ed ecco un cast giovane, ma già affermato, intepretare lo spartito mozartiano. Nel ruolo del protagonista Alessio Arduini, Juan Francisco Gatell veste i panni di Don Ottavio, Vito Priante Leporello e Emanuele Cordaro è Masetto. I ruoli femminili sono affidati a Maria Grazia Schiavo (Donna Anna), Salome Jicia (Donna Elvira), e Marianne Croux (Zerlina). Apprezzamenti conclusivi e poi elegante dinner, dai sapori mediterranei, negli spazi dello stabile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero