Tahar Ben Jelloun a Pordenonelegge: «A settant'anni il mio primo giallo»

Tahar Ben Jelloun: «A settant'anni il mio primo giallo»
Dopo una lunga carriera concentrata su temi di profondo interesse sociale, Tahar Ben Jelloun ha deciso, temporaneamente, di reinventarsi. Ospite a Pordenonelegge, ha presentato...

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Dopo una lunga carriera concentrata su temi di profondo interesse sociale, Tahar Ben Jelloun ha deciso, temporaneamente, di reinventarsi. Ospite a Pordenonelegge, ha presentato Insonnia, romanzo di un genere che mai aveva affrontato prima: il giallo. «Quando ho compiuto settant’anni, mi sono detto che potevo fare quel che volevo. Mi sono buttato, e il risultato mi ha sorpreso: in Francia lo considerano il giallo dell’anno. E dire che non è nemmeno un giallo classico, dato che il killer non viene braccato dalla polizia e pian piano si tramuta in una sorta di giustiziere», ha spiegato l’autore. «L’idea di fondo, però, non è recente, ma è nata in seguito alla morte di mia madre. Dopo essermi occupato di lei e della sua malattia a tempo pieno per tre anni, la sua scomparsa è giunta come un sollievo: finalmente, non dovevo più guardarla soffrire e penare, sapevo che era libera dal dolore». «L’insonnia, di cui soffro anch’io - ha concluso - credo sia al contrario un’incapacità inconscia di accettare la morte e di lasciarsi andare al sonno, che non è altro che una sua versione più dolce». 
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Il Messaggero