Uno Steve Jobs duro, aggressivo, in alcuni casi crudele. Che il genio visionario fondatore di Apple non fosse un personaggio facile era già trapelato con forza, ma i...
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Dettagli - riportati dal New York Times che ha preso visione del libro - che possono lasciare il lettore interdetto ma che Brennan-Jobs - spiega la stessa autrice - racconta per inviare un messaggio chiaro: lei il padre lo ha perdonato. Un messaggio non facile da recapitare alla luce dello spaccato che ritrae di suo padre, la cui eredità è simboleggiata da Laurene Powell Jobs, sua moglie. Brennan-Jobs descrive la scena in cui insieme a suo padre e alla sua matrigna va a una sessione di terapia, durante la quale si era lamentata di sentirsi sola chiedendo ai genitori di impegnarsi a darle la buona notte. La riposta di Powell Jobs allo psicologo era stata: «siamo solo persone fredde». Ormai vicino alla morte Jobs aveva chiesto scusa alla figlia per il passato, e soprattutto per essere stato un padre assente. Scuse che hanno rappresentato per Brennan- Jobs un "lieto fine" della storia, fatta anche di sorprese e affetto. Il libro si chiude con un altro episodio. Una sera, quando ormai le sue condizioni di salute si erano aggravate, Jobs guardando "Law and Order" alla televisione aveva chiesto alla figlia: «scriverai di me?». Lei aveva risposto no. Un no accolto con un «bene» per tornare a subito a guardare la tv. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero