"Spectre" in Messico: soldi dal governo per difendere immagine del Paese e avere una Bond girl locale

Daniel Craig
A Città del Messico il conto alla rovescia è già partito: ancora qualche giorno d’attesa e poi venerdì prossimo arriverà la produzione di “Spectre”, nuovo episodio...

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A Città del Messico il conto alla rovescia è già partito: ancora qualche giorno d’attesa e poi venerdì prossimo arriverà la produzione di “Spectre”, nuovo episodio della saga di “007”, per girare una scena della pellicola.


A dare l’ok alle riprese - una fuga di James Bond, alias Daniel Craig, sul tetto e sull’esterno dello “Xicotencatl”, palazzo dalla storia prestigiosa, e sulle cime di altri edifici del centro storico che verrà filmata fino a martedì 24 - è stato il Senato Messicano, che evidentemente ha fatto bene i suoi calcoli. Non tanto in termini economici - le autorità del Paese americano non intascheranno un dollaro, anzi - ma di immagine.



Secondo quanto svelato dal sito web di “Tax Analysts”, organizzazione no-profit alla “WikiLeaks” che “indaga” e “spulcia” le attività delle agenzie governative, infatti, il Messico avrebbe finanziato profumatamente la “Metro-Goldwyin-Mayer” e la “Sony”, produttrici del lungometraggio, per ottenere in cambio modifiche alla sceneggiatura che evitassero di mostrare al mondo il lato oscuro - leggansi violenza e povertà - del Paese. La cifra sborsata dalle autorità di Città del Messico si avvicinerebbe ai 14 milioni di dollari, quanto basta - pare - per ritoccare lo script originario su cui avrebbe dovuto lavorare il regista Sam Mendes.



Ad accordo raggiunto, così, trenta giorni prima del ciak, il presidente della “Film Division” della “MGM” Jonathan Glickman avrebbe spedito una email alla direzione di produzione chiedendo le seguenti variazioni: la ripresa degli edifici più moderni di Città del Messico, la rinuncia ad avere un cattivo messicano, la sostituzione del sindaco della capitale con un leader internazionale nei panni dell’obiettivo di un assassino e la rappresentazione della polizia locale come una forza speciale.



Inoltre,sarebbe stato preteso l’ingaggio di un’attrice messicana. Detto e fatto: oltre alla “nostra” Monica Bellucci e alla francese Léa Seydoux, “Spectre” si avvarrà del fascino di Stephanie Sigman, bellezza nativa di Ciudad Obregon e prima “Bond girl” messicana della storia. La sua scrittura è stata annunciata all’ultimo minuto e a riprese già in corso appena qualche giorno fa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero