Ha girato il mondo, riscuotendo successi da Cleveland a Firenze, da Los Angeles a Torino, da New York a Roma. E proprio nella Capitale, dove Nannarella, Mamma Roma e la Lupa...
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"Benvenuti in casa Magnani" sarà la prima battuta del monologo, recitato per una metà in italiano e per l'altra in inglese (lingua parlata dall'ultima giovane conquista che Anna quella sera si porterà a casa). Sessanta minuti intensi di tributo all’esistenza della Magnani, icona del cinema neorealista (è la prima interprete italiana a vincere il Premio Oscar, nel 1956, come migliore attrice protagonista, con il film “La rosa tatuata”) ma soprattutto donna, raccontata nei suoi aspetti più intimi e privati, con una vita tumultuosa dentro e fuori la scena, a partire dai suoi tormentati amori, da Goffredo Alessandrini a Massimo Serato, fino a Roberto Rossellini. Un’esistenza fatta di successi e riconoscimenti, come di battaglie personali, per avere gli stessi diritti lavorativi degli uomini, per imporre un’immagine di donna diversa, per ottenere la patria potestà del figlio Luca e per rimanere fedele a se stessa e alla propria arte: l’attrice Magnani non potrà mai prescindere dalla donna Anna.
Ad accogliere il pubblico nel foyer del teatro, la musica del maestro Vincenzo Caldarola, che aprirà le porte di via Celsa alle 19, sulle note jazz degli Anni Cinquanta, resi al meglio anche grazie agli abiti della Vitale, e dai gioielli indossati durante lo spettacolo, che fanno parte dei costumi di scena originali usati dalla Magnani, donati, per l’occasione, dalla produttrice Rose Ganguzza (Info, botteghino e prenotazioni: 06 6780501 - info@teatrocentrale.it). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero