Sindaco Sala su ingresso nuovi soci alla Scala: decide il cda

Il sovrintendente della Scala Pereira
Sull'ipotesi di ingresso del governo dell'Arabia Saudita nel Cda del teatro alla Scala di Milano «non c'è una condizione vera, ma c'è la...

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Sull'ipotesi di ingresso del governo dell'Arabia Saudita nel Cda del teatro alla Scala di Milano «non c'è una condizione vera, ma c'è la necessità di essere totalmente trasparenti rispetto alla provenienza dei fondi».


Lo ha detto il sindaco di Milano e presidente del Cda del teatro, Giuseppe Sala, rispondendo a chi gli ha chiesto se ci sono delle condizioni per l'ingresso del governo saudita nel consiglio di amministrazione della Scala.

«Più che porre una condizione quello che io riterrei importante è che non si tratti di un finanziamento puro. Se è l'occasione per portare la Scala, le sue capacità e rinforzare l'immagine della teatro in Medioriente, ci sta - ha aggiunto a margine di una conferenza stampa a Palazzo Marino -. Se fosse un puro finanziamento, invece, non credo che funzionerebbe».

Ai giornalisti che gli hanno chiesto poi se il governo di Riad potrebbe avere più un ruolo da socio fondatore o sostenitore Sala ha risposto che «quello lo vedremo nella discussione in Cda - ha concluso -. Abbiamo una riunione il 18 marzo, a quel punto il sovrintendente Pereira che ha gestito la partita ci rappresenterà l'intera situazione, cioè quello che offrono e quello che chiedono, e noi decideremo. Ogni decisione è rinviata al 18 di marzo e su questo le regole sono chiare: è il Cda che decide». 
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Il Messaggero