Lady Oscar a Capannelle, le star dei cartoni animati che ci fanno tornare indietro nel tempo

Lady Oscar a Capannelle, le star dei cartoni animati che ci fanno tornare indietro nel tempo
Braccia alzate al cielo, mani che seguono il tempo, salti a ritmo e “su chiamata” del conduttore, la “Iena”Andrea Agresti. Ma soprattutto, canzoni...

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Braccia alzate al cielo, mani che seguono il tempo, salti a ritmo e “su chiamata” del conduttore, la “Iena”Andrea Agresti. Ma soprattutto, canzoni strillate a squarciagola, in un botta e risposta tra palco e pubblico degno dei migliori live, qui condito da nostalgici refrain usciti direttamente dall’infanzia.






Da “La maga Chappy” a “I puffi”, sono state le star dei cartoni animati, l’altra sera, a occupare il palco dei grandi concerti a Capannelle, per la due giorni di Lucca Comics on Tour, villaggio di fumetti, cosplay e anime dedicato ai bambini e, più ancora, a quelli di ieri, la generazione Bim Bum Bam, precisa ed esigente nella ricostruzione dei “dettagli”. Ecco allora i cosplayers, tra serie anni ’80 – tra tutti, Paola Eleonora Tani, nei panni di Lady Oscar, accompagnata da Salvatore Arrapito, in quelli del fedele André – a serie più recenti, di ispirazione steampunk, come “Fullmetal Alchemist”.



Un salto indietro nel tempo che ha avuto come linea guida, la musica. Sigla dopo sigla. Ospite d’onore, la cantante Cristina D’Avena, corsetto nero, gonna di tulle e sneakers. Pioggia di richieste per lei, accompagnata dalla band “Poveri di Sodio”, in un sondaggio tra il pubblico, che ha visto trionfare la sigla “Sailor Moon”, ricordata anche da alcune fan con parrucche azzurre e rosa. «La mia prediletta – ha confessato la cantante, che festeggia trent’anni di attività – è “Un incantesimo dischiuso nei petali del tempo”, sigla di un cartone animato di nicchia, che i fan negli anni mi hanno fatto riscoprire». Sì, perché quello che ha affollato il sottopalco era un pubblico diverso per età e memorie – dai 20 agli over 45 – accomunato da passione e regole: l’animazione non è un gioco da ragazzi, ma un universo in cui muoversi, a volte nascondersi, popolato di eroi ed eroine. A contendere gli applausi a Cristina D’Avena, icona del genere, è stata Clara Serina, voce de “I cavalieri del re”, signori indiscussi delle sigle animate tra gli anni ‘70 e ‘80. Momento più romantico del maxi-live, la canzone di “Lady Oscar”, ascoltata a cellulari alzati, illuminati e ondeggianti come accendini. Il momento più rock, a sorpresa, invece, ha visto sul palco Agresti con “L’Uomo Tigre”. Il resto è stato nei “dettagli” di settore. Protagonisti gli Alcabhiti, gruppo di giochi di ruolo, con i loro accessori, dall’arto meccanico di Alessandro Senzameno, militare con cilindro, alla pistola per giarrettiera di Laura Serrica, fino all’orologio dimensionale di Rosbeh Zakikhani. E gli “hollywoodiani” Gabriele Stazi, Valentina Matteoni e Cristina Bonelli, che lavorano con Massimo Pieroni, storica griffe di accessori dei film Disney. Senza dimenticare il fumetto, con i laboratori di Giada Perissinotto, firma di “Topolino”, Valentina Brancati e Daniele Bonomo, in arte Gud. Non potevano mancare il food, con il ramen, tanto amato da Naruto, e un omaggio a Hayao Miyazaki, con il paper toy del castello di Howl. A ognuno la sua infanzia, tutta da rivivere. E condividere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero