Rocco Papaleo, Edoardo Leo, Anna Foglietta, Benedetta Valanzano. Sfilata - e giuria - di nomi noti del grande schermo e non solo, ieri sera, per Short Lab, la rassegna-concorso...
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Ogni sera, in programma quattro monologhi e tre corti, in platea un parterre di appassionati e addetti ai lavori e, in giuria, sempre più spesso, nomi noti di cinema e teatro, incuriositi dai possibili talenti di domani. «La rassegna sta andando benissimo - commenta soddisfatto Bruno - Ormai sono gli amici noti a chiedermi di invitarli. Tutte le proposte portate in scena finora sono state di alto livello, i vincitori di ogni serata decisamente interessanti e i prossimi appuntamenti non saranno da meno. Domani sera, ci sarà perfino un testo interpretato da Luca Lionello con la regia di Giacomo Ciarrapico». A confermare l'interesse sono proprio i giurati della serata. «Sono nel pieno di una tournée teatrale, quindi mi sento molto vicina al palco - dice Anna Foglietta - non ho un momento libero in questo periodo, ma ci tenevo ad essere qui. Sono curiosa di vedere cosa faranno questi ragazzi». Molto curioso anche Papaleo: «Voglio sapere cosa è in fermento tra i giovani. Ricordo quando ero in fermento come loro e spero di esserlo ancora molto a lungo. È un'occasione per scoprire cosa c'è nell'aria e confrontarsi con la scena attuale. Ed è anche un modo diverso per vedere gli amici, vedendo spettacoli e parlando di teatro». Dopo baci, abbracci e selfie di rito, una mini-riunione improvvisata nell'area antistante l'ingresso. Edoardo Leo "ripassa" le regole per un voto qualificato e attento.
Entusiasta la Valanzano, tra le prime ad arrivare per complimentarsi con l'amico Massimiliano per il successo, misurato sera dopo sera dalla grande affluenza di giovani talenti di oggi e aspiranti artisti di domani. E dai giurati. «Domani ci saranno Alessandro Mannarino, Andrea Rivera, Paola Minaccioni - annuncia Bruno - poi i Manetti Bros, Giampaolo Morelli. Paola Cortellesi e molti altri». Un'occasione unica anche per i giovani in sala, che a fine serata non mancano di fermare i colleghi noti per chiedere loro consigli e "dritte". Ieri sera, però, il tempo per flash, autografi e suggerimenti è stato decisamente più breve. La serata si è chiusa con una cena riservata tra Bruno e i "suoi" giurati, per celebrare i nuovi talenti e, magari, parlare di nuovi progetti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero