Sfax Film Festival, il Cinema mediterraneo protagonista in Tunisia tra integrazione e multiculturalismo

Terza edizione per il Festival del Cinema mediterraneo di Sfax, in Tunisia, fondato nel 2016 da un gruppo di giovani talentuosi con la passione per il grande schermo e che, sin...

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Terza edizione per il Festival del Cinema mediterraneo di Sfax, in Tunisia, fondato nel 2016 da un gruppo di giovani talentuosi con la passione per il grande schermo e che, sin dal suo debutto, ha assunto un'ampiezza internazionale con un focus sull'integrazione e il multiculturalismo nei paesi del Nord Africa ed europei.

 

Per i primi due anni la kermesse di cortometraggi ha avuto come temi le civiltà berbera e fenicia, mentre questa volta l’iniziativa è dedicata alla storia romana, particolarmente cara agli organizzatori poiché all'interno del sito archeologico di El Jem, patrimonio dell'Unesco nel governatorato di Mahdia, sorge un anfiteatro costruito sotto il dominio del proconsole Gordiano I, destinato in passato agli spettacoli dei gladiatori e considerato un vero e proprio “Colosseo”. Quattordici gli short movie in concorso realizzati da registi emergenti locali e provenienti anche da Spagna, Italia, Siria, Palestina, Egitto, Algeria e Libia. «Il contest mira a valorizzare i tratti comuni e a costruire un ponte tra il nostro paese e gli altri che si affacciano sul bacino del Mediterraneo attraverso la cultura cinematografica», spiega la direttrice artistica del CineFest Kaouthar Boudabous alla cerimonia di apertura nel teatro comunale della cittadina tunisina situata a circa tre ore di distanza in auto dalla capitale Tunisi.


Special guest dell’opening l’attore Khaled Hawisa insieme ai colleghi italiani Katia Greco, che impegnata in un nuovo progetto sul set accanto all’icona Claudia Cardinale a febbraio sarà nel cast de “Il commissario Montalbano”, e Francesco Castiglione, volto delle serie televisive “Don Matteo” e “L’isola di Pietro”. Gli ospiti hanno sfilato sul red carpet indossando preziose creazioni con la riproduzione di un antico mosaico custodito a Sfax, l’autrice e filmmaker torinese Maddalena Merlino è stata invitata tra i membri della giuria per valutare la qualità dei nuovi linguaggi delle opere prime e dei corti presentati durante la rassegna di celluloide che, probabilmente, nel 2020 omaggerà il mondo ottomano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero