C’è un gran movimento presso la tenuta Cesarina nei pressi della Nomentana. Di buon mattino arrivano troupe, tecnici, decine di organizzatori e truccatori. Enormi...
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Si girano gli esterni ma soprattutto gli interni della storia di Michele, alias Tirabassi: avvocato civilista abile e privo di scrupoli, che sceglie come domicilio coatto l’abitazione dell’ex moglie. Motivo: sfuggire alla carcerazione provvisoria, in attesa del processo che lo vede imputato per corruzione. Eleonora, ovvero la bella Anita Caprioli, al casale in jeans e camicia di lino, ha fatto una scelta radicale. Dopo la fine del matrimonio, ha dato vita a un progetto utopico: il cohousing “Il Nido”, costruito in un’area ex industriale ristrutturata. Un micro villaggio nella periferia romana dove si pratica uno stile di vita a impatto zero e dove tutte le decisioni vengono prese collegialmente. «Inutile dire - commenta Tirabassi - che per Michele questa residenza ecologica è l’opposto di quello che, da cinico individualista qual è, considera una vita sensata». La situazione cambia quando sulle sorti del cohousing piomba una notizia ferale: il complesso ha le ore contate senza un’adeguata bonifica. E mentre si progettano le future, elaborate, scene, in un angolo dell’aia ripassa la parte la giovane e fulva attrice Ludovica Martino, nella finzione figlia della coppia Tirabassi-Caprioli, in comoda tuta verde militare con disegni rossi.
E a pochi passi, su una panchina, ripete le battute la bionda Bilello, in gonna floreale, bretellina azzurra, vistoso tatuaggio con rose rosse sul braccio e sneakers. Al trucco c’è anche Caterina Guzzanti, che si fa un selfie. La dolce Caprioli si concede una telefonata al cellulare. Passeggiano, lungo i viali del borgo campagnolo, Ugo Dighero, in bretelle e jeans su camicia a righe gialle orizzontali, e il fascinoso Trabacchi, in look sale e pepe, jeans e camicia bianca di lino con collo alla coreana. Fuori inizia a piovere. Ma niente paura: dopo lunghi preparativi, che assorbono l’intero pomeriggio, i ciak possono finalmente iniziare. Fino a tardi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero