Sergio Rubini in Finalmente Truffaut: al Teatro Argentina un monologo sul regista francese

Locandina Finalmente Truffaut
di Sabrina Quartieri Raccontare la vita tormentata di François Truffaut attraverso l’intima e sterminata corrispondenza...

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di Sabrina Quartieri




Raccontare la vita tormentata di François Truffaut attraverso l’intima e sterminata corrispondenza epistolare che il regista francese della Nouvelle Vague ebbe con Alfred Hitchcock, Éric Rohmer, Jean-Luc Godard, André Bazin e con tanti altri personaggi appartenuti alla sua costellazione di amicizie e amori profondi. Ad interpretare i brani tratti dalle appassionanti lettere, l’attore Sergio Rubini che, al Teatro Argentina di Roma, domenica 25 ottobre alle ore 21, si esibirà in “Finalmente Truffaut”, uno spettacolo di Valerio Cappelli e Mario Sesti.



Un monologo intenso per ripercorrere il mondo unico ed incantevole di un autore emblematico: definito il “Mozart del cinema” da Tullio Kezich, Truffaut è stato il regista di diversi capolavori, da “I quattrocento colpi” a “Jules e Jim”, da “Effetto notte” a “L’ultimo metrò”, da “La signora della porta accanto”, al suo ultimo “Finalmente domenica!”. Film toccanti, come la sua stessa vita del resto, fatta di un’infanzia deprivata, un’adolescenza borderline, il successo come critico e la prodigiosa stagione della Nouvelle Vague.



E ancora, di una madre disperatamente amata e odiata, un padre sconosciuto, una passione devastante per il grande schermo e le belle donne, un’empatia dolorosa per la solitudine, i bambini e i libri: Sergio Rubini porterà in scena tutto questo, interpretando anche un Truffaut alla macchina da scrivere, alle prese con il racconto di un’esistenza tumultuosa, un’autobiografia che il tumore al cervello, per il quale morì nel 1984, non gli consentì di realizzare (per informazioni: 06.684.000.346, www.teatrodiroma.net. Costo del biglietto: 15 euro).







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Il Messaggero