Sardegna, torna il Festival Bianco e Nero: terra di argonauti tra bellezza e cultura

Sardegna, torna il Festival Bianco e Nero: terra di argonauti tra bellezza e cultura
Sardegna terra di argonauti, quelli che sono andati nel mondo per testimoniare la storia e la bellezza di una terra unica e, insieme, l’intelligenza e la creatività...

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Sardegna terra di argonauti, quelli che sono andati nel mondo per testimoniare la storia e la bellezza di una terra unica e, insieme, l’intelligenza e la creatività di chi ha avuto la fortuna di nascervi. Ma argonauti significa pure emigrazione di energie vitali, soprattutto giovani, emigrazione spesso impietosa, che ha sottratto forza al progresso e al futuro. La quarta edizione di Bianco e Nero, festival che a Cagliari coniuga arte, ambiente e cultura, promuove ancora una volta, dal 6 novembre al 10 dicembre, un interessante calendario di manifestazioni, al centro delle quali un grande happening con gli argonauti sardi dell’altrove, quelli che con coraggio e nostalgia si sono avventurati, con successo, alla scoperta di tutto quanto è al di là dei confini dell’isola, lasciandovi impronte significative.


Sabato 9 novembre, dalle 9.30 alle 20, alcuni di quegli argonauti si ritroveranno a Cagliari nella sede dello Spazio Search (largo Carlo Felice, 2) e ancora una volta assisteremo a una grande contaminazione di linguaggi della scultura, pittura, letteratura, giornalismo, multimedialità, destinata ad offrire nuovi spunti e sollecitazione alla società di oggi. Protagonisti, alcuni sardi che da “emigrati” si sono affermati in diverse professioni, cinema, design, economia, giornalismo. Ospiti della giornata, la sindacalista di Uiltec Daniela Piras che ha portato avanti importanti battaglie per tutelare i lavoratori di Alcoa e di altre industrie a rischio chiusura; il costumista Alessandro Lai, allievo di Pietro Tosi, vincitore del “Nastro d’Argento” nel 2003 per Senso ’45  e una nomination al David di Donatello nel 2010 per Mine Vaganti del regista Ferzan Ozpetek. Lai, che vive da diversi anni a Roma, sarà intervistato dalla giornalista di Rainews 24 Anna Trebbi. Seguiranno altri incontri: Gianmaria Fara presidente di Eurispes risponderà alle domande di Nicoletta Cottone (Il Sole 24 ore) mentre Carolina Melis designer per importanti agenzie internazionali in America e Inghilterra, sarà intervistata dall’inviato del Tg1 Paolo Di Giannantonio. A parlare della loro esperienza fuori dai confini regionali si alterneranno anche Alessandro Melis, direttore del Padiglione Italia della Biennale di Architettura 2020, il regista Antonello Grimaldi e il giornalista e attuale direttore dell’Agenzia di Stampa Agi Mario Sechi.

La rassegna – organizzata dall’associazione Interforma e curata dalla storica dell’Arte Maria Dolores Picciau, il cui titolo è appunto “Argonauti dell’altrove, ovvero i sardi emigrati in Italia e nel mondo” – quest’anno propone un cartellone ricco di incontri, reading, conferenze, percorsi guidati, contest sui social, laboratori per studenti e mostre inedite. La città di Cagliari, così come i comuni di Sadali e Orroli, ancora una volta saranno animate da installazioni che ruotano attorno ai temi del territorio e dell’ambiente.


L’intero programma del Festival Bianco e Nero sarà illustrato alla stampa mercoledì 6 novembre alle ore 17.30 presso lo Spazio Search. Presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Paola Piroddi, la direttrice del Festival Maria Dolores Picciau, lo storico dell’arte Claudio Cerritelli e il pittore Vincenzo Satta. Seguirà, infatti, l’inaugurazione- anteprima della mostra “La forma e la mente” dell’artista sardo. Oltre settanta opere realizzate da Satta in quaranta anni di attività: un viaggio mentale, un diario intimo e segreto che ha camminato per decenni in parallelo con i dipinti su tela. La mostra – curata da Picciau e Cerritelli – resterà aperta al pubblico sino al 10 dicembre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero