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Mahmood e Blanco hanno vinto la 72esima edizione di Sanremo e a maggio saranno protagonisti all'Eurovision Contest con la loro "Brividi". Il Festival si è chiuso con un record di ascolti che non si registrava dal 2000. Un successo totale di Amadeus, nonostante l'inseparabile Fiorello l'abbia affiancato solo nella prima serata. Questa mattina si è svolta l'ultima conferenza stampa.
Sanremo, la conferenza stampa
Ore 13.15 - Amadeus sulla possibilità di condurre un Sanremo con Gerry Scotti: «Gerry è uno dei conduttori più bravi, è una colonna di canale 5. Potrebbe essere all'Ariston, perché no».
Ore 13.10 - «Non mi sono trovato per caso a fare questo lavoro - spiega Amadeus -. Era l'unico che volevo fare, non avevo un piano B. Da piccolo dicevo di voler essere un presentatore, come Baudo e Bongiorno. La prima cosa è l'entusiasmo, perché sono fortunato e mi pagano per fare quello che ho sognato di fare. Vero che sono stato testardo, cocciuto, non ho raccomandazioni, non sono romano o milanese di nascita, ma poi ci vuole un po' di fortuna o destino... E' il sogno di una vita per questo me la sto godendo così tanto».
Ore 13.06 - Possibile pensare a un Festival su 4 o 6 serate? «Funziona con 5 puntate, non metterei questo format in crisi», risponde Coletta.
Ore 13.04 - Su Pippo Baudo Amadeus dice: «Mi sono ispirato ancora una volta a Pippo. Come sapete è la prima persona che ho sentito, lo avrei voluto a Sanremo Giovani, ma aveva un problema alla schiena, per fortuna niente di preoccupante. Tutti noi siamo legati a Pippo: coltivavo l'idea di stare vicino ai cantanti, di avere un contatto fisico, e sono andato a guardarmi qualche festival del passato. Ho visto che Pippo accoglieva i cantanti al centro, chiacchierava con loro, ho pensato che volevo farlo come lo ha già fatto lui. Con i predecessori Baglioni, Conti, Fazio ci siamo scambiati messaggi».
Ore 13.00 - Amadeus torna ancora sul quarto Festival: «Non ci sono nodi da sciogliere - ha spiegato ancora Amadeus parlando del futuro del festival - devo essere io convinto di avere le idee, l'energia, la forza: non è uno speciale di prima serata, quando una cosa si può fare mi butto, amo sperimentare, ma il festival va pensato, è una macchina importante. Deve partire tutto dalla mia testa, ecco perché i sì e i no non vanno detti a caldo, dopo notte in cui ho dormito tre ore».
Ore 12.52 - Sulla polemica di Rettore, che ha dichiarato di non aver potuto presentare il suo medley per un no della direzione, a differenza di Morandi: «Non è così, credo non fosse d'accordo con Ditonellapiaga, che voleva fare un'altra cosa. Il "no" non è arrivato da me, ma dalla coppia», dice Amadeus.
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Ore 12.51 - Il direttore Rai Coletta risponde sui costi del Festival: «Sapete che non do mai dati economici. Quello che posso dire è che questo festival ha avuto costi in linea con i precedenti e anzi anche un po' inferiori».
Ore 12.49 - Amadeus parla del futuro con Giovanna: «Vorrei portarla in vacanza, ma c'è da fare I Soliti Ignoti. La mia famiglia è la mia fonte di serenità. Non riusciremo ad andare in vacanza prima di giugno, ma ce la faremo (ride, ndr).
Ore 12.40 - «Il momento più bello è stato quando ho visto ricomposta la coppia Amadeus-Fiorello. Il momento più divertente è stato il bacio con Ama. Non ne sapevo nulla», dice il direttore Rai Coletta.
Ore 12.20 - Sanremo 2022 festeggia il record storico della raccolta pubblicitaria: «Il fatturato complessivo è di 42 milioni, un dato che rappresenta il record in relazione a tutte le edizioni del festival», dice l'ad di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia.
Ore 12.13 - Amadeus sulla possibilità del ritorno a Sanremo: «Onorato della proposta, dobbiamo ragionare a menti riposate. Sanremo per me è un lavoro molto lungo. Avremo modo di vederci e chiacchierare serenamente. La Rai è casa mia».
Ore 12.09 - Più donne alla conduzione? La risposta di Fuortes: «Il tema di genere è all'ordine del giorno. Sconta il fatto che nella dirigenza esistente le donne sono minoranza. Il tema c'è e c'è questo problema da risolvere. Ma per la conduzione non ne farei un tema di genere: si decide la persona, indipendentemente dal genere, all'altezza di condurlo. Immaginare temi dib genere per la direzione artistica di genere un argomento non proprio centrato»
Ore 12.05 - L'editore Rai Nesi: «La parabola ascendente sui target giovanili… siamo cresciuti.
Ore 12.00 - Sul FantaSanremo: «Non sono molto social, quando è accaduto non sapevo cosa stesse succedendo. Me l'ha spiegato mio figlio, ma l'ho trovato bellissimo e divertente. Non l'ho voluto cavalcare, ma ho lasciato che i cantanti si esprimessero come volevano. Non era studiato». E sui vincitori ha detto: «Mahmood e Blanco sono due talenti e il successo che hanno avuto è meritatissimo. Quando ho ascoltato il loro brano, davvero mi ha subito fatto venire i brividi».
Ore 11.54 - L'ad Rai Carlo Fuertes riprende la parola: «Con questo successo sarebbe pazzesco non ripartire con Amadeus il prossimo anno, ma dobbiamo parlarci prima di decidere».
Ore 11.50 - Sul Covid il conduttore ha spiegato che «era la mia paura più grande. Ogni volta che facevo il tampone e usciva il risultato negativo esultavo come a un gol di Lautaro».
Ore 11.48 - Amadeus ringrazia Fiorello per la partecipazione in questa edizione: «Poteva dirmi di no quest'anno, invece è venuto e mi ha aiutato a partire bene, una cosa sensazionale. Ha una qualità e una generosità che conoscitamo tutti».
Ore 11.40 - Prende la parola Amadeus: «Per me è un giorno speciale. Il dato sugli ascolti rimane, ma quello che mi interessa è il tipo di Festival. Per usare un termine nerazzurro, il "triplete" è un successo particolare. Questo Sanremo è figlio del Sanremo dell'anno scorso. Quello del 2021 è stato molto importante. Ho trasformato musicalmente il Festival e Stefano Coletta mi ha sostenuto. Ho deciso di dare al pubblico e soprattutto ai più giovani, il loro festival. Ho dato priorità a loro, rispetto alle altre fasce d'età. E' stato il festival della rivoluzione e le aziende hanno capito che era la direzione giusta. Ringrazio i cantanti che hanno partecipato quest'anno. Ho trovato vicinanza e affetto. Ho ascoltato più di 300 canzoni e ne ho dovuti scegliere 25. Gente come Blanco, Elisa, Morandi, Ranieri, non avevano bisogno del mio invito, ma erano felici di partecipare e mi hanno proposto più di una canzone».
Ore 11.30 - Il direttore Rai Stefano Coletta: «Chiaramente condivido quanto detto dall'ad. Credo facendo questo mestiere da tantissimi anni, credo che sia accaduto qualcosa che studieremo. A vincere in questo Sanremo è la metodologia che aposa la perfezione in tv: quando a una narrazione orizzontale si sposa la narrazione verticale delle singole serate. Tutte le conduttrici hanno portato un universo, c'è stata una crescita step by step. Sono tornati a vedere il festival i laureati. Il merito del successo è del direttore artistico. Amadeus ha vinto perché ha portato sul palco la sua autenticità. Non ha filtri, non ha retorica, tutti volevano abbracciarlo e si sentivano compresi. Ha portato messaggi di inclusione, ha vinto la sua filosofia di vita. Felici della vittoria di Mahmood e Blanco, saranno una vetrina importante all'Eurovision come accaduto con i Maneskin».
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Ore 11.20 - Prende la parola l'amministratore delegato Rai Carlo Fuortes: «Voglio fare un Peana ad Amadeus, il canto per i vincitori della battaglia. Voglio ringraziare gli autori, gli artisti. Ringrazio tutta l'azienda: è un lavoro corale che coinvolge tutti, dal giovane tecnico al direttore di Rai 1. L'azienda è molto grata. I risultati straordinari li conoscete. Io però voglio sottolineare il successo con il pubblico giovane, il motore di questa edizione. Non era scontato. Il principale programma di intrattenimento Rai riesce a intercettare i giovani sotto i 30 anni. Sanremo è diventato di tendenza, virale e penso che siamo riusciti a raggiungere un punto da cui partire. Rai riceve il canone da tutti i cittadini e deve parlare a tutti i cittadini. Il risultato raggiunto ha un grande valore strategico. La cosa di cui sono grato ad Amadeus è che questo risultato è stato raggiunto tramite la qualità: non solo il quanto, ma soprattutto la qualità. La qualità la chiave del successo. Il pubblico è sempre più intelligente di quanto si vuole far credere: qui qualità e quantità si sono uniti. Altro obiettivo centrato Festival rinnovato ma ha confermato di essere la sua tradizione, l'evento nazional-popolare nella migliore accezione. Sanremo è riuscito a essere lo specchio del nostro Paese. La difficoltà era trasformare questo evento popolare da evento tv ad evento digitale, adeguarsi al nostro stile di vita. Ieri si è raggiuiunto il più alto volume di dowload dalle piattaforme digitali e Sanremo ha contribuito: non era scontato e Amadeus ha creato le conduzioni perché succedesse. La traiettoria è quindi molto chiara per il futuro anche della nostra Azienda che con questa edizione entra a pieno titolo nella tv del futuro».
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Il Messaggero