«Siamo un'opera di Dio, grazie al Signore, grazie allo Spirito Santo»: con la famiglia Anania, ben sedici figli, la spiritualità fa ufficialmente il suo ingresso sul palco...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un inno alla provvidenza, quasi da predicatore, con toni forse un po' eccessivi per una trasmissione popolare della tivù di Stato. Sarà l'effetto papa Francesco?, si è chiesto qualcuno. In un festival che il conduttore Carlo Conti ha inserito anche nel solco della tradizione francescana di «semplicità e amore».
Ma sui social è esploso il dibattito, con pro e contro. C'è chi definisce «un atto di irresponsabilità» mettere al mondo tutti quei figli, spiegando che se tutti facessero così avremmo esaurito da un pezzo le risorse del pianeta. Chi tira in ballo l'integralismo cattolico e si scaglia contro i «talebani della religione». E c'è' chi plaude la famiglia Anania per il coraggio di tirare su tutte quelle cerature. Altri che sostengono la «scelta coraggiosa». Qualcun altro consiglia di insegnare a "papy" di guardare un po' più di televisione la sera. Su Youtbe gira il video di Cletus, il personaggio dei Simpson con 22 figli, già rinominato Cletus Anania.
Il discorso del Papa. E c'è pure chi su Twitter ha linkato il messaggio del Papa sulla questione figli pronunciato un paio di settimane fa al suo ritorno da Manila. «Per essere buoni cristiani - aveva detto Bergoglio davanti alle telecamere - dobbiamo essere come conigli? No. Paternità responsabile», aveva concluso con tono secco e perentorio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero