Fiorello torna a marzo con "Fuori programma", one man show nei teatri

Fiorello torna a marzo con "Fuori programma", one man show nei teatri
​Fermi tutti: torna il grande assente-sempre presente. Rosario Tinadaro Fiorello, gran maestro dosatore di se stesso, ha annunciato (e ha fatto cadere la notizia in una...

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​Fermi tutti: torna il grande assente-sempre presente. Rosario Tinadaro Fiorello, gran maestro dosatore di se stesso, ha annunciato (e ha fatto cadere la notizia in una delle sue edicole, quella di ieri intitolata L’agonia del mattino) che a marzo sarà in tour.




One man Show Un tour al minimo, ospitato nei teatri con un onemanshow intitolato Fuori programma, in buona parte (promette) improvvisato. Il primo appuntamento sembra già fissato (il condizionale è obbligatorio, l’annuncio di Fiorello ha sorpreso tutti, compresi il suo staff), e sarebbe ad Ascoli Piceno poi, ha detto, «girerò tutta l'Italia, anche se non sappiamo ancora dove andremo». E spiega: «Si tratterà di un piccolo tour in provincia fatto per creare repertorio. Poche scene, pochi testi, poca orchestra, solo quattro elementi, insomma un Fiorello nudo e crudo che si inserisce nei cartelloni teatrali già esistenti come fuori programma».

Dunque, secondo una tabella di marcia già ampiamente sperimentata negli anni passati, rivedremo Rosario in pista con uno show destinato a raccogliere il materiale messo insieme in questi mesi di Edicola Fiore sul web e destinato a crearne di altro, probabilmente, a sua volta innesco di un nuovo futuro blitz televisivo (ci segniamo il dicembre 2014?) e di un tour più impegnativo nei palasport: «L’idea - conferma Rosario - è di creare, sera dopo sera, nuovo materiale, per poi magari, e sottolineo magari, approdare nei palazzetti».

Uno show destinato a contenere i suoi monologhi sull’attualità (ecco l'improvvisazione), le parti musicali con la presenza dell'amico Enrico Cremonesi (prestato, non senza qualche piccola gelosia, alla rimpatriata di Rita Pavone), forse dei Gemelli di Guidonia, lanciati da Edicola Fiore (che continuerà ad andare in onda fino ad aprile), le macchiette, le gag, le imitazioni. Un sistema che ha permesso a Fiorello, che a maggio compirà 54 anni (non è più un pischello), di conservare la sua larga popolarità senza rischiare di farsi consumare dal successo.



Autodosaggio Un autodosaggio che gli permette di essere in pista e contemporaneamente di non esserci, spesso rifiutando le lusinghe televisive, accettandole solo di tanto in tanto, permettendosi perfino di sconfinare a Sanremo (ma se fosse per il Festival lo inviterebbero ogni anno e sono, sicuramente, più i suoi no dei suoi sì) e riuscendo a trasformare ogni sua azione in un evento. Persino l’edicola, nata in sordina sul web, è diventato un appuntamento fisso con la ribattuta radiofonica, occasione per punzecchiare, invitare, tenersi in palla, essere al centro dell’attenzione. Si, in fondo, Rosario è sempre presente, dice sempre la sua. In ogni caso, l’ultimo spettacolo teatrale di Rosario Tindaro è stato Buon varietà, ospitato al teatro Sistina (anche quello era un fuori cartellone che andava il lunedì) e trasmesso in diretta su Radio 1 durante il giugno 2011 a cui, durante il mese di novembre, seguirono quattro puntate su Raiuno del suo varietà. Il più grande spettacolo dopo il week end, che toccò il 50 per cento di share. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero