Il pubblico la conosce nelle vesti di Natasha, giovane cantante neomelodica che dà consigli sull'amore o in quelle di Veronica, operaia in una fabbrica di borse. Ora...
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«E' la storia di una mamma e di una figlia, nella fase della vita in cui le figlie assumono il ruolo di madre – dice, ospite di MessaggeroTv – E' la storia di una mamma che si ammala di Alzheimer, che perde la memoria e ha bisogno di essere seguita». «E' uno spettacolo grottesco – sottolinea la Porcaro – perché le caratterizzazioni e i toni sono comici. Poi, però, c'è anche un momento di verità, quando figlia e madre analizzano la loro condizione. Un momento commovente ed emozionante. Ed è stato bello sentire che il pubblico che ha assistito allo spettacolo ha detto di aver riso e pianto». Nessun cambio di rotta professionale, la Porcaro continuerà ad essere una comica: «Mi piace ancora far ridere le persone ma in questo caso, ho voluto fare un passo in avanti: questo spettacolo rappresenta un arricchimento. E, comunque, nei miei personaggi c'è sempre stata anche una vena drammatica: basta pensare all'operaia, che comunque trattava temi come quello del lavoro nero e della sottomissione al datore di lavoro». In autunno uscirà il primo film di the “The Jackal”, in cui interpreto il ruolo della madre di Ciro e, inoltre, ho recitato anche nella nuova pellicola dei Manetti Bros. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero