RomArt, al via la biennale di arte e cultura: in mostra "BeneMale" del fotografo Marco Garofalo

Foto: Marco Garofalo
Torna con la sua seconda edizione RomArt, la biennale internazionale di arte e cultura di Roma in una veste tutta nuova. Quest'anno infatti l'evento occuperà gli...

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Torna con la sua seconda edizione RomArt, la biennale internazionale di arte e cultura di Roma in una veste tutta nuova. Quest'anno infatti l'evento occuperà gli spazi del museo dello Stadio di Domiziano in Piazza Navona, uno dei più suggestivi spazi archeologici di Roma. Artisti selezionati da ogni continente, per una manifestazione che si suddivide in 4 sezioni espositive dedicate rispettivamente a pittura, scultura e installazione, fotografia e grafica, video e digital Art. RomArt sarà inaugurata sabato 25 novembre alle 19, e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2018.

 
 

Fra i selezionati c'è anche il fotografo Marco Garofalo. Classe 1984, Garofalo inizia a fare fotografia a 13 anni, per poi passare attraverso alcune tra le più prestigiose scuole di fotografia d'Italia: «Ho studiato tutte le varie categorie dell'arte fotografica. La mia prima esposizione risale al 2002, e ora è arrivata questa bella opportunità». Marco ha infatti partecipato al concorso indetto da RomArt, dove parteciperà con il suo progetto BeneMale. «Si tratta di un lavoro che ruota attorno a domande che ognuno di noi si pone quotidianamente, il dilemma e l'alternanza tra bene e male, appunto». Un progetto nato nel 2012, «ma che continuo a far camminare, perché non si esaurito il suo messaggio. Il bene e il male fanno parte del nostro vissuto, ma l'esistenza non è nettamente modellata da questa rigida bipartizione». La foto scelta per il progetto è significativa: un braccio di ferro, appunto tra bene e male. Perché la vita in fondo è un'altalena tra questi due estremi, sostituita, sostiene l'autore, «dal binomio conveniente/sconveniente». Le foto di Garofalo «richiamano le antiche tecniche tradizionali. Le figure, inserite in uno spazio magico e immobile, si accomunano in una disperata ricerca della propria identità; l’annullamento del corpo per dar voce alla personalità». Bene e male: estremi contrapposti, come l'antico e il moderno, che si fonderanno da qui al gennaio 2018 allo Stadio di Domiziano: un luogo dalla storia millenaria che ospita opere contemporanee, in un connubio che nelle intenzioni degli organizzatori servirà a rendere ancora più speciale l'evento.
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Il Messaggero