Paola & Chiara madrine di Roma Pride 2023, Furore sarà l'inno della manifestazione: «Ci sentiamo fiere»

Le due cantanti saranno nella capitale il 10 giugno per il Roma Pride dove porteranno la loro musica, tra cui la hit Furore, brano di Sanremo 2023

Da Sanremo al Roma Pride 2023. Saranno due le madrine della prossima manifestazione nella capitale, il prossimo 10 giugno; Paola & Chiara, dopo la reunion sul palco...

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Da Sanremo al Roma Pride 2023. Saranno due le madrine della prossima manifestazione nella capitale, il prossimo 10 giugno; Paola & Chiara, dopo la reunion sul palco dell'Ariston, dove hanno portato il brano dance Furore, sono state chiamate a portare il loro talento glamour per le strade della capitale durante la grande parata di


sabato 10 giugno. Furore, ovviamente, sarà l'inno della manifestazione. 

Nicholas Lloyd Webber, il figlio del grande compositore di musical, morto a 43 anni per un cancro allo stomaco

 

Due voci

 

«Già durante il Festival di Sanremo è stato forte il desiderio della comunità lgbtqia+ di avere Paola & Chiara al nostro fianco al Roma Pride. Il loro talento e il loro glamour, abbinato ad un modello femminile di indipendenza, ne fanno le testimonial perfette» le parole di Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride 2023.

«Siamo certe e certi che il loro apporto e il loro impegno civile per la parità dei diritti – continua Colamarino – contribuirà a far passare il messaggio che il nostro Paese non può più tollerare discriminazioni: l’unica strada è quella della piena uguaglianza e libertà per tutte e tutti».

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Grande onore

Felicità da parte delle due cantani, che hanno iniziato la loro carriera come coriste per Max Pezzali e poi sul finire degli anni Novanta hanno spiccato il salto, con melodie pop e dance. «Siamo onorate di poter dare il nostro contributo ad una grande causa, perché crediamo nell’affermazione dei diritti fondamentali. Ci sentiamo fiere di
poter essere alla testa del corteo e di sostenere con convinzione la causa lgbtqia+. Un mondo con più diritti è un mondo più giusto per tutte e tutti», il commento di Paola e Chiara.

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Il Messaggero