Trent’anni di cultura. Alla Feltrinelli di Largo di Torre Argentina, in occasione dell’importante ricorrenza, arriva il gotha dell’intellighenzia romana. Accolti...
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«La libreria - spiega l’editore - è nata nei giorni della caduta del Muro di Berlino ed è rimasta una delle migliori. Non posso non citare la passione della grande Inge». Applaude il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini. Fotografatissima Chiara Gamberale, con un calice di buon rosso. «Questi sono luoghi fondamentali per la città - aggiunge Feltrinelli - non esiste sguardo migliore sulla contemporaneità che una buona libreria. Siamo ancora in prima linea. Questo è un posto storico, grazie alla passione di tanti librai».
«E’ una cattedrale nel centro di Roma - gli fa eco la Di Matteo - ci vogliono bene in tanti, anche per il 2019 abbiamo vinto il premio insegna dell’anno». Applaudono lo scrittore Luca Berretta con la compagna Patrizia Biancamano. Spolverino color prugna per la giornalista Concita De Gregorio. Ci sono Nadia Cappelletti e Elisabetta Cilenti. Irrompe Max Paiella, in cappello e sciarpa. «Il libro ti libera - commenta l’attore - anche se è brutto: perché ti fa pensare a quelli belli». Sorridono i registi Piero Maccarinelli e Massimo Spano. Il direttore delle librerie della catena, Alessandro Monti, saluta gli scrittori Concetto Vecchio e Rosella Postorino. Passa Nicola Zingaretti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero