È bastato nominare Domenico Starnone per farli accettare. Gran parte dei rappresentanti della letteratura italiana, all’incirca venti autori, si sono riuniti di...
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Se Francesca d’Aloja ha ammesso come «pochi libri si leggono bene a voce alta e Starnone è uno di questi», Diego De Silva ha scelto un brano dedicato al rapporto tra genitori e figli, precisando come anche suo padre gli insegnò ad allacciarsi le scarpe in «modo anomalo, storto. Anche gli insegnamenti sbagliati sono importanti». Tra il pubblico Paola Gallo responsabile narrativa italiana e Paolo Repetti, responsabile stile libero Einaudi. “Confidenza” racconta l’amore di Pietro e Teresa e il mistero legato ad una rivelazione. Se Jhumpa Lahiri ha mandato un messaggio, Antonella Lattanzi racconta di averlo conosciuto quando era una punkabbestia appena arrivata da Bari, mentre Melania Mazzucco lo ha incontrato nel 2003. Sono voluti intervenire anche Giordano Meacci, Christian Raimo, Antonio Pascale, Elena Stancanelli, Nadia Terranova, Emanuele Trevi, Sandro Veronesi, Francesco Piccolo che ha ammesso «devo tutto a lui», Michela Murgia che ha amato tanto “Autobiografia erotica di Aristide Gambía” perché Starnone descrive «le donne proprio come vorrebbero essere guardate» e Valeria Parrella che ha mostrato dei video-cartolina tra la gente di Napoli, tra cui un saluto dell’attrice Cristina Donadio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero