Roma, emozioni tra le pagine: gran festa per Starnone

Roma, emozioni tra le pagine: gran festa per Starnone
È bastato nominare Domenico Starnone per farli accettare. Gran parte dei rappresentanti della letteratura italiana, all’incirca venti autori, si sono riuniti di...

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È bastato nominare Domenico Starnone per farli accettare. Gran parte dei rappresentanti della letteratura italiana, all’incirca venti autori, si sono riuniti di domenica mattina a teatro di via Nazionale per festeggiare (è nato il 15 febbraio a Napoli) e omaggiare lo scrittore. Ma come mai? Lo spiega il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino Nicola Lagioia: «Tutti sentiamo di dovere qualcosa a Starnone, uno dei suoi libri ci ha toccato nel profondo. L’idea è nata perché spesso con molti degli scrittori e delle scrittrici presenti, ci siamo trovati a parlare di Domenico e dei suoi libri in sua assenza, dicendoci che se il nuovo ci fosse piaciuto come gli altri gli avremmo dovuto organizzare una festa, un omaggio». In sole tre settimane è stato organizzato questo appuntamento, che ha visto susseguirsi sul palco di via Nazionale tanti, che hanno letto brani del nuovo romanzo “Confidenza”. In perfetto ordine alfabetico sono intervenuti Edoardo Albinati, Annalena Benini e Teresa Ciabatti che ha ammesso di aver evidenziato «pagine e pagine di descrizioni di vento e pioggia. E tante ne ho copiate. Il grande scrittore e l’essere umano speciale, quando lo ammetti, ti dice “fai pure”. Questo è Starnone».

 


Se Francesca d’Aloja ha ammesso come «pochi libri si leggono bene a voce alta e Starnone è uno di questi», Diego De Silva ha scelto un brano dedicato al rapporto tra genitori e figli, precisando come anche suo padre gli insegnò ad allacciarsi le scarpe in «modo anomalo, storto. Anche gli insegnamenti sbagliati sono importanti». Tra il pubblico Paola Gallo responsabile narrativa italiana e Paolo Repetti, responsabile stile libero Einaudi. “Confidenza” racconta l’amore di Pietro e Teresa e il mistero legato ad una rivelazione. Se Jhumpa Lahiri ha mandato un messaggio, Antonella Lattanzi racconta di averlo conosciuto quando era una punkabbestia appena arrivata da Bari, mentre Melania Mazzucco lo ha incontrato nel 2003. Sono voluti intervenire anche Giordano Meacci, Christian Raimo, Antonio Pascale, Elena Stancanelli, Nadia Terranova, Emanuele Trevi, Sandro Veronesi, Francesco Piccolo che ha ammesso «devo tutto a lui», Michela Murgia che ha amato tanto “Autobiografia erotica di Aristide Gambía” perché Starnone descrive «le donne proprio come vorrebbero essere guardate» e Valeria Parrella che ha mostrato dei video-cartolina tra la gente di Napoli, tra cui un saluto dell’attrice Cristina Donadio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero