Morto Roberto Ciotti, maestro del blues. Suonò con Bob Marley e Chet Baker

Roberto Ciotti
E' morto il musicista Roberto Ciotti. Grande interprete del blues italiano, aveva sessant'anni e da tempo era gravemente ammalato. Era ricoverato nella clinica romana di...

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E' morto il musicista Roberto Ciotti. Grande interprete del blues italiano, aveva sessant'anni e da tempo era gravemente ammalato. Era ricoverato nella clinica romana di Sant’Antonio dietro il teatro Brancaccio. Un artista con la A maiuscola Roberto famoso per il modo inimitabile di suonare la chitarra e anche per il modo di cantare. Un modo asciutto il suo di fare musica con accordi volutamente semplici, ma che riuscivano a colpire nell’animo chi l’ascoltava.




Roberto era conosciutissimo nel circuito musicale romano dove aveva un nutrito gruppo di fan. Ma l’orizzonte della musica del cantante blues era arrivato anche su palcoscenici internazionali come quello brasiliano dove Roberto era amatissimo. Un successo che lo aveva raggiunto anche in Senegal e in molte capitali europee. Avrebbe dovuto tenere dei concerti in Indocina. Raggiunse una notorietà assoluta con la colonna sonora del film culto del 1989 Marrakech Express per la regia di Gabriele Salvatores. Il pezzo si chiama No More Blue dal sound semplice ed evocativo che ricorda atmosfere ”on the road” proprio come il film di Salvatores. Un successo replicato poi anche con un'altra colonna sonora, sempre per un film di Salvatores, il bel Turné del 1990.



Tanti i dischi a suo nome. Fra i tanti artisti internazionali con cui Roberto Ciotti ha suonato due su tutti: aprì un concerto di Bob Marley e fece musica anche insieme ad uno dei giganti del jazz Chet Baker ospite fisso in Italia. «Roberto aveva un progetto per il nuovo anno - racconta Fabiola Torresi bassista di Ciotti -. Fare un disco dove il blues si sarebbe fuso con i ritmi africani. Teneva molto a questo nuovo ”sound” che avrebbe creato». Vanno ricordati anche Elio Buselli il bassista che suonò con Ciotti per oltre dieci anni insieme alla tastierista Simone Scifoni e il percussionista Flaminio Vargas. Fra le decine di pezzi scritti da Ciotti c’è un motivetto che si intitola Stanotte Roma, un ninna nanna dedicata alla sua Roma. E'stato il maestro di Federico Zampaglione e di Alex Britti. Lascia la moglie Adriana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero