Ritrovata copia originale della Magna Charta: tante autonomie garantite alla Scozia

La Magna Charta ritrovata nella cittadina di Maidstone
Una copia originale della Magna Charta, considerata un primissimo esempio di Costituzione nazionale, è stata ritrovata in un archivio nel Kent all'interno di un...

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Una copia originale della Magna Charta, considerata un primissimo esempio di Costituzione nazionale, è stata ritrovata in un archivio nel Kent all'interno di un portadocumenti. Il




foglio, in non ottime condizioni, è stato datato 85 anni dopo la sua prima versione del 1215, nella quale il re Giovanni limitava i suoi diritti regali nei confronti dei suoi feudatari diretti. La versione ritrovata nel Kent è attribuibile al re Eduardo I, nipote di Giovanni, che nel 1300 era sotto il fuoco incrociato di Chiesa e baronìa per riaffermare la propria potestà sul territorio inglese, come afferma Sophie Ambler, ricercatrice associata del Magna Charta Project. «Nessuno sapeva fosse qui – riferisce la Ambler – questa copia è rimasta chiusa in questo portadocumenti, appartenente a un dirigente del British Museum in età vittoriana, dalla fine del diciannovesimo secolo».

La copia è stata ritrovata grazie allo sforzo dei ricercatori del Magna Charta Project, che stanno attualmente investigando sulla sua storia nell'anno del suo ottocentesimo anniversario. Nicholas Vincent, della East Anglia University e capo missione del progetto, ha chiesto a uno storico del Kent di cercare fra le Sandwich's Charter of the Forest, un documento complementare alla Magna Charta. Di lì, la sorpresa di aver trovato una copia autentica del documento medievale.



Spesso considerata come un primo esempio di moderna legge costituzionale, la Magna Charta è stata siglata il 15 giugno 1215 dal re Giovanni Senzaterra, che si trovò ad affrontare la rivolta di un gruppo di potenti baroni contrari all'eccessiva tassazione imposta dal re. Le quattro copie della Magna Charta del 1215 sono tutte sopravvissute e sono in mostra in vari musei inglesi.

Successivamente al regno di Giovanni, l'Inghilterra periodicamente riaffermò e riscrisse la Magna Charta. La copia ritrovata nel Kent è una riedizione del documento originale, la settima copia sopravvissuta databile nel 13° secolo. E alcuni passaggi, tra l'altro, sembrano garantire alla Scozia numerose autonomie come quelle bocciate dal recente referendum.



Il foglio è lungo mezzo metro, ed è mancante di oltre un terzo del testo. Infiltrazioni d'acqua hanno rovinato il foglio, sul quale manca il sigillo reale. Non di meno, l'indicazione della data è visibile alla fine del documento afferma Ambler, per la quale non è stato complicato determinare l'autenticità del ritrovamento grazie all'assoluta compatibilità di scrittura, testo e formato con quello delle altre copie della Magna Charta.



A dispetto delle “sorelle”, la maggior parte delle quali sono in mostra a Londra, questa edizione della Magna Charta rimarrà nel Kent e sarà esposta alla Kent History and Library Centre di Maidstone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero