Sono immagini meravigliose che rendono omaggio a un grande pittore della storia dell’arte. Celebri quadri di Edward Hopper rivisitati dall’artista Richard Tuschman che...
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progetto dell’artista è quello di omaggiare un grande della pittura in un modo inedito dove è il vero che imita la fantasia e non il contrario.
In un’intervista rilasciata a "Feature shoot" Tuschman spiega il significato della nuova serie di lavori: «Volevo fare una serie di narrazioni figurative in scena in qualche modo legate all'arte passato, ma che fossero mie. Le scene che ho fotografato sono stata create nel mio studio. Molti mobili sono stati presi per le foto senza che io apportassi nessuna modifica, su altri elementi invece c’è stata la mia mano, al livello di Photoshop. Il metodo che uso per lavorare mi garantisce un grande controllo su ogni aspetto del processo. L’idea di piccoli set in cui vengono fotografate e trattate digitalmente scene di questo tipo in realtà riunisce alcuni dei diversi metodi di lavoro che ho utilizzato negli ultimi 30 anni della mia carriera. Quando mi sono trasferito a New York nel 1980 ho lavorato in un negozio che forniva attrezzature e modellini agli studi di architettura. Vedendo piccole riproduzioni di oggetti più grandi mi è venuta l’idea di costruire dei set come quelli della serie su Hopper. L’idea ha potuto raggiungere lo stadio finale della realizzazione con l’utilizzo di Photoshop che ha lanciato definitivamente la mia carriera di foto-illustratore digitale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero