Riaperta dopo 20 anni la casa dei Vettii di Pompei

Riaperta dopo 20 anni la casa dei Vettii di Pompei
I colori brillano come fossero appena stesi sulle pareti. Il leggendario rosso pompeiano si prende tutta la sua rivincita dopo decenni di oblio sotto strati pesanti di cera e...

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I colori brillano come fossero appena stesi sulle pareti. Il leggendario rosso pompeiano si prende tutta la sua rivincita dopo decenni di oblio sotto strati pesanti di cera e sporco. I fregi con scenette di amorini intenti nelle mille attività legate al vino svelano dettagli inediti così come le ghirlande vegetali che rivelano piccole lumache. E le scene mitologiche, divinità imponenti e sensuali, l'immagine di Priapo con il suo membro gigantesco simbolo di prosperità e fortuna, fino alle scene erotiche della stanza della prostituta. Eccolo il tesoro segreto della Casa dei Vettii di Pompei, tanto famosa quanto nascosta che riapre al grande pubblico. «Una Casa che ha rappresentato una spina nel fianco - spiega Massimo Osanna, oggi direttore generale dei Musei e per anni alla guida di Pompei- Chiusa dal 2002 segnata da degrado diffuso, trascinata per restauri a singhiozzo. Pericolante e inaccessibile. La struttura architettonica a rischio, mentre le pitture quasi del tutto oscurate da strati di sporco e cere. Eppure rappresenta una delle case iconiche. Perché era la meglio conservata già alla sua scoperta alla fine dell'800 dotata persino del suo peristilio. Una Casa enorme e delicatissima». 

Soddisfatto il ministro della Cultura Giuliano Sangennaro, alla sua prima visita ufficiale negli scavi della città vesuviana, che ha tenuto a battesimo l'evento.

«Pompei è un pezzo dell'umanita', rappresenta un unicum, qui tocchiamo con mano il valore storico e antropologico della nostra cultura, e noi abbiamo il dovere di conservarlo. Oggi la riapertura della Casa dei Vettii è un punto di inizio. Da oggi devono partire nuove sfide di tutela e valorizzazione. A Pompei c'è sempre da fare. L'obiettivo è fare sistema per valorizzare altri siti della Campania per ampliare e diversificare l'offerta».

Il direttore di Pompei Gabriel Zuchtriegel la definisce «La Cappella Sistina di Pompei con i suoi affreschi straordinari con immagini su tutti i manuali di storia». Oggi i risultati del restauro sono eccellenti. «Tra le varie operazioni c'è stata la rimozione di strati di cera che avevano ricoperto e che avevano spento i colori e le figure originali. Inoltre, la nuova Illuminazione al led è legata ad un impianto fotovoltaico». 

Qui ha lavorato una equipe interdisciplinare, che ha concretizzato restauri complessi e lunghi. La Casa dei Vettii vanta affreschi di livello altissimo che danno l'idea nitida e vivida della bellezza di Pompei nel momento della eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. una istantanea storica.

Apparteneva a due liberti testiminianza di una nuova elite di origini oscure ma che in virtù del loro ricchezza legata al commercio del vino chiamano le botteghe migliori per decorarla. Qui le pareti rivestite da tabula di scene mitologiche di stile raffinatissimo. Splendido il fregio degli amorini che echeggiano il lavoro quotidiano della famiglia di gusto estremo con licenze vezzose e sfacciate. Il Dio priapo col membro gigantesco all'ingresso simbolo di prosperità e fortina che accoglie il pubblico. E persino un lupanare privato, la piccola stanza deputata alla prostituzione, che stuzzica il visitatore con scene erotiche uno dei casi di piccolo lupanare in casa dive lavorava una schiave del Dominus del padrone di casa. Una società diversa dove le schiave lo erano in tutti i sensi. E dove le scene divevano essere di stimolo all'incontro sessuale che avveniva nella stanza.

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Il Messaggero