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Crescono gli ascolti e le share di Radio 1, Radio 2 e Radio 3, dato che assume ancor più rilevanza in una platea in continua contrazione. Il dato più significativo è quello di Radio 2 che ottiene la miglior performance fra tutte le radio nazionali. La share aumenta del 22% rispetto al pari periodo 2019 e il canale supera Virgin distanziandola di oltre 300mila ascoltatori. Radio 1 e Radio 3 fanno segnare aumento di share superiori all’11%. Unico dato negativo, ma ampiamente prevedibile: Isoradio che paga un primo semestre caratterizzato da continui lockdown e restrizioni alla circolazione.
Roberto Sergio, direttore Rai Radio commenta: «Sono dati che parlano da soli e per i quali non posso che congratularmi con Simona Sala, Paola Marchesini e Andrea Montanari, che certamente approfondiranno e motiveranno le ragioni delle loro ottime performance. Dispiace per il dato di Isoradio che ovviamente risente dei blocchi alla circolazione del primo semestre. Sono sicuro che nel secondo semestre, se la mobilità riprenderà come ci auguriamo, avremo le soddisfazioni che merita il nuovo progetto editoriale messo in atto dalla direttrice Angela Mariella».
I dati della ricerca Ter sono in linea con le rilevazioni riservate Rai basate su meter. «Come sappiamo – spiega Sergio – Ter è una ricerca che premia la memorabilità, l’awareness generale dei canali.
Nella classifica Ter, Rai Radio scavalca in termini di share il gruppo Gedi, posizionandosi al secondo posto dopo le radio Mediaset. Tutti gli indicatori di Radio 1, Radio 2 e Radio 3 sono positivi pur di fronte a un’ulteriore flessione dell’ascolto complessivo del mezzo che viene eroso di un altro 4,56%.
«Come è noto, Rai ha avviato da tempo una ricerca riservata degli ascolti basata su meter – commenta Roberto Sergio, direttore di Rai Radio – e per la prima volta possiamo dire che i dati Ter vanno nella stessa direzione di quelli in nostro possesso, anche se ancora sottostimati. Evidentemente la crescita reale dei nostri ascolti è stata così forte che anche una ricerca basata sul ricordo come quella Ter l’ha registrata. In più, l’aumentata presenza sui media, sui social e su tutte le piattaforme digital, da parte di Rai Radio ha dato una spinta ulteriore ai dati Ter verso una fotografia più verosimile della realtà. Siamo quindi molto soddisfatti del lavoro svolto e ringrazio ancora una volta i Direttori dei nostri canali. Pronti per la prossima sfida: il non lineare, dove stiamo per scendere in campo, ancora una volta, da leader».
Ecco un dettaglio dei dati Ter relativi a Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3 con le variazioni rispetto al dato del primo semestre 2019, ultimo periodo confrontabile non essendo stato pubblicato da Ter il primo semestre 2020 causa Covid. In coda il dato di crescita share e quarto d’ora per tutto il gruppo Rai.
Rai Radio 1 : share +11,49%
quarto d’ora +6,
giorno medio 3.682
Rai Radio 2: share +22,03%
quarto d’ora +16,35%
giorno medio 2.822
Rai Radio 3: share +11,06%
quarto d’ora +5,88%
giorno medio 1.276
Rai Radio tot :share +12,67%
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