«Un regalo di Natale, fruibile non solo da tablet e smartphone ma anche dal televisore di casa». Così il...
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Così il direttore generale della Rai Antonio Campo dall'Orto ha definito Raiplay, l'ultima novità digitale della tv pubblica che ha presentato quest'oggi a Roma, insieme a Gian Paolo Tagliavia dell'area digital.
Nata lo scorso settembre, la nuova app può considerarsi non solo uno dei passi più importanti compiuti dalla Rai di Campo dall'Orto in direzione di una trasformazione del servizio pubblico in una media company, ma anche un considerevole successo.
Dopo i primi due mesi di vita, infatti, la app, che per ora era fruibile solamente su smartphone e tablet, può già vantare oltre quattro milioni di sottoscrizioni, facendo aumentare il consumo dell'offerta Rai online di oltre il 70 % sia in termini di visite sia in termini di tempo trascorso sul canale.
Il che dimostra come anche online vadano forte non solo i grandi successi di oggi, da Rocco Schiavone a Braccialetti Rossi, ma anche tutti quei contenuti delle leggendarie Teche Rai che sono stati messi a disposizione su Raiplay, creando un'eccezionale imbarazzo della scelta tra film, documentari storici, trasmissioni culto come Portobello, grandi interviste come quelle di Enzo Biagi o Indro Montanelli e molte altre "chicche" che, come assicura Tagliavia, se fino a ieri sono state relegate ad un ruolo residuale in futuro andranno a costituire sempre più il “core business” della nuova produzione Rai.
E se il felice connubio di passato, presente e futuro non fosse già un buon risultato per una app, Campo dall'Orto assicura che questo sarà un modo per abbattere anche quella piaga (molto italiana purtroppo) del digital divide, che di fatto esclude dal mondo digitale una larga fetta di popolazione.
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Il Messaggero