A Cinecittà la prima mostra su Raffaella Carrà vista da stilisti e costumisti

A Cinecittà la prima mostra su Raffaella Carrà vista da stilisti e costumisti
Il caschetto biondo, l'ombelico scoperto, i movimenti sexy. A Raffaella Carrà, personaggio icona della tv, celebrata secondo logiche trasversali da mondi diversi, dallo...

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Il caschetto biondo, l'ombelico scoperto, i movimenti sexy. A Raffaella Carrà, personaggio icona della tv, celebrata secondo logiche trasversali da mondi diversi, dallo spettacolo alla moda, dalla militanza gay alle casalinghe fino agli intellettuali, è dedicata una mostra di AltaRoma allestita nel Teatro 1 di Cinecittà e curata da Fabiana Giacomotti, che terminerà il 15 luglio. «La Carrà, come disse il regista Pedro Almodovar non è una donna, è uno stile di vita - ricorda la curatrice - come non fare una mostra su di lei? È un personaggio imprescindibile».


Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, 75 anni compiuti il 18 giugno, di cui 66 passati davanti alle telecamere del cinema e delle televisioni mondiali, è la dimostrazione di come si possa conquistare e mantenere il successo rimanendo fedeli a se stessi. Lo rivela la prima mostra che il mondo della moda le dedica, analizzando l'opera dei grandi creatori del cinema e della televisione che l'hanno caratterizzata e vestita fin dagli albori della sua carriera e delle firme storiche e nuove della moda che a lei si sono ispirati. «Iconoclasti. Lo stile di Raffaella Carrà nell'opera di costumisti e stilisti» è stata organizzata a Cinecittà, grazie alla collaborazione con Istituto Luce - Cinecittà. L'esposizione mette in evidenza i segni e le simbologie più nascoste del fenomeno Carrà, attraverso costumi, abiti, accessori, oggetti, video, foto, disegni preparatori e bozzetti dei più grandi costumisti della tv e del cinema, come Enrico Rufini, Corrado Colabucci, Luca Sabatelli, Gabriele Mayer, Gabriella Pera, e tramite gli abiti degli stilisti che a questi segni si sono ispirati.


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Il Messaggero