Una statuetta preziosa. O meglio, la statuetta per eccellenza: quella del Premi Oscar, sfavillante, abbagliante e luccicante come l’oro (24 carati) che la riveste. Il...
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La statuetta edizione 2016, infatti, è stata realizzata con uno stampo in 3D dalla società newyorkese Polich Tallix (e non più dalla storica R.S. Owens and Company di Chicago che se ne occupava dall’83 ) che ha riprodotto in ogni sua parte il disegno della prima versione. Quello originale, firmato da George Stanley nel 1929. Che negli anni ha sempre subito qualche modifica e che ora, invece, punta a far rivivere le origini.
In realtà il vero nome non sarebbe Premio Oscar ma AcademyAward of Merit. Il soprannome passato alla storia si racconta derivi da un’esclamazione di un’impiegata dell’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences (che ha poi registrato il marchio). «Assomiglia proprio a mio zio Oscar!» disse vedendo la statuina per la prima volta, poggiata su una scrivania dell’ufficio in cui lavorava.
Qualche numero: è alta 33 centimetri, pesa circa 4 chili e si stima abbia un valore di circa 300 dollari. E’ composta da una lega di metallo, ricoperta prima di nickel, poi argento e infine oro a 24 carati. Se ne realizzano solo 50 esemplari all'anno. La base (in nickel) riproduce una bobina da film con cinque raggi a rappresentare le categorie originali dell’associazione Academy: attori, registi, sceneggiatori, produttori e tecnici.
Dalla sua data di nascita, 16 maggio 1929, è stata consegnata migliaia di volte, 2947 per l’esattezza. Non è sempre stata d’oro: durante la seconda guerra mondiale, dal 1942 al 1944, era in gesso e in plastica. Per evitare che si potesse rubare o rivendere. Al migliore offerente, magari super appassionato di cinema. I vincitori sono tuttora tenuti a restituirla all’Academy.
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Il Messaggero