Pompei, Tac su trenta calchi delle vittime dell'eruzione: i denti sono perfetti

Pompei, Tac su trenta calchi delle vittime dell'eruzione: i denti sono perfetti
Una Tac molto speciale. Al servizio dell'archeologia di Pompei. Per trenta scheletri delle vittime della tragedia del 79 d.C., inglobati com'è noto nel gesso, sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una Tac molto speciale. Al servizio dell'archeologia di Pompei. Per trenta scheletri delle vittime della tragedia del 79 d.C., inglobati com'è noto nel gesso, sono fioccate analisi del tutto speciali con la Tomografia Assiale Computerizzazione multistrato.







I calchi al centro di uno studio tomografico total body, sono stati selezionati tenendo conto che l’apertura massima del bore di scansione dell’apparecchiatura è di 70 centimetri. Per i calchi che presentano posizioni degli arti che superano questa misura, è stata comunque effettuata la scansione del cranio e del torace. Le prime rivelazioni sono sorprendenti. Denti perfetti, frutto di un'alimentazione sana, con pochi zuccheri, ma in parte consumati dall'uso improprio di tagliare o spezzare oggetti con la forza delle mandibole. L'impresa è stata affrontata da un'equipe di studiosi incaricati dalla Soprintendenza archeologica di Pompei. Archeologi, antropologi, radiologi, odontoiatri e ingegneri per i rilievi scanner-laser.



Lo scopo è di risalire alle abitudini di vita, all'occupazione, al ceto sociale dell'uomo nascosto nel calco e ha già rivelato, ad esempio, il danno subito dalle ossa dovuto all'eccessiva presenza di fluoro nelle falde acquifere vesuviane. «Uno dei problemi che abbiamo incontrato è la densità del gesso utilizzato per la tecnica del calcio - ha dichiarato il soprintendente di Pompei Massimo Osanna - è una densità simile alle ossa, ecco perchè è stato necessario ricorrere alla tecnologia della Tac da 16 strati messa a disposizione dalla Philips Spa Healthcare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero