Pippo Baudo, il signore della tv compie 80 anni

Pippo Baudo
È l’ultimo highlander della tv italiana, anche se di questi tempi, in verità, sul piccolo schermo non lo si vede molto. Gli anni, d’altronde, passano per...

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È l’ultimo highlander della tv italiana, anche se di questi tempi, in verità, sul piccolo schermo non lo si vede molto. Gli anni, d’altronde, passano per tutti e l”immortale” Pippo Baudo, decennio dopo decennio, trasmissione dopo trasmissione, oggi ne ha fatto ottanta. Ottanta primavere di cui oltre cinquanta trascorse a condurre programmi da un canale all’altro dell’etere.

 
L’esordio risale all’inizio degli anni Sessanta, quando, giunto fresco di laurea in Giurisprudenza con furore da Militello, il suo paese natale in provincia di Catania, debutta in Rai. Un po’ di gavetta e poi ecco il successo, quello travolgente di Settevoci, show musicale antesignano dei talent che nel ’66 lo fa entrare nelle case di milioni di italiani.
 
Due anni dopo, nel ’68, è invece la volta del Festival di Sanremo, la kermesse canora che condurrà in altre dodici occasioni  - cinque di fila tra il 1992 e il 1996 - fino al 2008, un record assoluto strappato al “rivale” Mike Bongiorno, di cui, in un certo senso, rappresenta l’unico erede, tracciando una linea immaginaria che unisce anche i vari Enzo Tortora, Corrado e Raimondo Vianello, alfieri di una tv garbata e signorile ormai estinta.
 
Quella medesima tv di cui Baudo è assoluto protagonista con altri spettacoli indimenticabili quali Canzonissima, condotto dal ’72 al ’73, Luna Park, in cui lancia un giovane Beppe Grillo, una delle sue tante “scoperte”, Domenica In, contenitore per famiglie avuto in dote da Corrado nel ’79 e  forgiato a sua immagine e somiglianza per dieci lunghe stagioni, e Fantastico, epocale varietà del sabato sera Rai presentato per quattro edizioni, tra l’’84 e il ’90, con l’apporto di soubrette del calibro di Lorella Cuccarini, Alessandra Martines ed Heather Parisi.
 
In mezzo a tanti trionfi, anche qualche flop, quelli targati Berlusconi, soprattutto: alla corte dell’ex premier, Baudo approda senza fortuna prima nell’’87 e successivamente nel ’97. A quest’ultima parentesi, segue un nuovo ritorno in Rai, la sua vera patria artistica.
 

Esplosivo e infaticabile nel lavoro, Baudo si dà molto da fare anche nella vita sentimentale. Tre gli amori importanti nel curriculum: quello per Angela Lippi, con cui si sposa nel 1967 e nel 1970 ha Tiziana - il Pippo nazionale ha anche un altro figlio, Alessandro, nato nel 1962 ma riconosciuto solo nel 1996 dopo una breve vicenda legale -, quello per l’attrice Alida Chelli, a cui si lega per sette anni, e, infine, quello travolgente per Katia Ricciarelli, da cui divorzia nel 2004 dopo quasi trent’anni di matrimonio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero