Federico Ielapi, 9 anni, stasera riceverà il premio Capri Future riservato alla rivelazione dell'anno nel corso del festival Capri, Hollywood. Intanto tira calci a un...
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Romano, figlio di un pizzaiolo, un fratello 14enne, Valerio, campione europeo di equitazione e una sorella di 11 anni, scolaro di quarta elementare, Federico è un'autentica rivelazione: non solo recita come un attore consumato ma parla in inglese perfettamente («ho imparato guardando i cartoon americani in versione originale»), suona il piano, canta, studia il giapponese, vola sullo snowboard. Eppure non ha l'aria un po' saccente del ragazzino prodigio: anzi, mantiene intatta la spontaneità tipica della sua età malgrado abbia cominciato a frequentare il set già da qualche anno e legato il suo nome ad alcuni successi cinematografici e tv: in Quo vado? faceva Checco Zalone da piccolo (e pronunciava la celebre battuta: «Che lavoro sogno? Il posto fisso»), nella fiction Don Matteo è il piccolo Cosimo Farina che ha perso la mamma, ha poi girato Moschettieri del re, Brave ragazze, degli spot pubblicitari e presto lo vedremo in Maledetta primavera di Elisa Amoruso nel ruolo del figlio di Michela Ramazzotti. «Fare l'attore mi permettere di vivere esperienze fuori dal comune che nella vita reale difficilmente potrei avere», spiega Federico, «ma quando torno a scuola, tra i miei compagni, sono un ragazzino come tutti gli altri e non parlo di lavoro».
Attivo sui social, ha 27 mila follower su Instagram: «Ultimamente mi scrivono in tanti, facendomi i complimenti per Pinocchio e augurandomi di realizzare il mio sogno». Quale? «Vorrei tanto incontrare Leonardo DiCaprio che considero un grandissimo attore fin da quando ho visto Titanic». Nel frattempo, ama ricordare la lavorazione del film di Garrone. «È stata divertente ma anche faticosa: per assumere l'aspetto del burattino dovevo sottopormi ogni giorno a quattro ore di make-up prostetico. E spesso finivo per addormentarmi nelle mani dei truccatori...Sul set sono stati tutti adorabili con me, mi coccolavano, si preoccupavano che fossi a mio agio. Garrone mi raccomandava di essere spontaneo, Roberto Benigni mi faceva un sacco di indovinelli. Forse è stata proprio questa la parte più bella della mia esperienza nel film». Soltanto a nominare l'attore premio Oscar, che interpreta un Geppetto struggente e umanissimo, Federico-Pinocchio si illumina: «Mi sono affezionato subito a lui e per questo, davanti alla cinepresa, non mi è stato difficile tirar fuori le emozioni...».
Anche con Zalone assicura di essersi trovato a suo agio: «E' un grande comico e un uomo molto simpatico», racconta, «la lavorazione di Quo vado? è stata davvero divertente». E quando gli hanno proposto di prendere parte a Don Matteo, rivela, ha fatto i salti di gioia. «Ero felicissimo di lavorare con Terence Hill perché lo conoscevo da prima: ho visto in dvd tutti i film che ha girato in coppia con Bud Spencer». Nel Pinocchio di Garrone, Federico ha doppiato se stesso in inglese e ora vede l'America nel suo futuro: «Mi piacerebbe lavorare laggiù, girare grandi film come The Irishman e magari abitare in metropoli come Los Angeles, New York, Miami. Nel frattempo perfeziono la lingua leggendo libri in inglese». Festeggiatissimo a Capri al festival di Pascal Vicedomini, il piccolo Ielapi ha scoperto per la prima volta l'Isola Azzurra: «È un luogo magico, lontano da tutto, davvero bellissimo», osserva. E in attesa della premiazione riprende a giocare a pallone con il fratello e gli altri ragazzini, mentre nei cinema il suo Pinocchio dei record continua a raccogliere applausi e spettatori.
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Il Messaggero