«Accosti, prego. Scenda dall’auto e favorisca patente e libretto». Si ferma subito il viaggio verso casa di Nicola Pietrangeli, pochi secondi dopo aver lasciato...
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I poliziotti lo riconoscono, ma ormai la procedura di controllo è scattata e quindi si continua con l’accertamento formale. Pietrangeli pensa sia uno scherzo di Pietro, l’amico proprietario del famoso bar, ma nel dubbio non rischia la palla break e tiene il punto. Serio ma non troppo, Nicola allunga patente e libretto ai poliziotti, che verificano sia tutto in ordine. Accertata la regolarità della posizione di Pietrangeli nel ruolo di automobilista, quel po’ di seriosità circostanziale scende e lascia spazio ad un siparietto divertente. «Ma stavate a fa sul serio?», affonda adesso Pietrangeli. «Sì, l’avevamo riconosciuto. Ma ormai dovevamo eseguire il controllo».
La scena non può sfuggire al King Rino Barillari, solitamente appostato ai confini del bar della Dolce Vita. Che interviene: «Nicola, adesso fagli un autografo e chiudiamo tranquillity». Detto fatto. Pietrangeli firma, i poliziotti ringraziano, Pietro sorride dal dehors del suo bar insieme ad alcuni passanti divertiti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero