Cannes, Pedro Almodovar commosso ringrazia il pubblico in italiano

Cannes, Pedro Almodovar commosso ringrazia il pubblico in italiano
«È una delle notti più belle della mia vita», ha detto Pedro Almodovar commosso dopo l'accoglienza, oltre dieci minuti di applausi, riservata ieri...

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«È una delle notti più belle della mia vita», ha detto Pedro Almodovar commosso dopo l'accoglienza, oltre dieci minuti di applausi, riservata ieri sera dal pubblico della sala Lumiere alla proiezione ufficiale al festival di Cannes del suo film "Dolor y gloria", in corsa per la Palma d'oro. «Non so come dirvi grazie», ha aggiunto dicendo grazie in tante lingue, compreso l'italiano. «In questo film ho messo la mia vita e sono grato a miei attori», ha detto citandoli uno a uno e chiamandoli a sé. Penelope Cruz in lacrime e con lei il protagonista Antonio Banderas.




Si dice che andando avanti con l'età si recuperino i ricordi dell'infanzia mentre il presente diventa poco importante, cupo, un autunno. Vedendo «Dolor y Gloria» l'ultimo lavoro di Pedro Almodvar, in concorso alla 72/ma edizione del Festival di Cannes, non si può non pensare che questo sia il suo lavoro più autobiografico, più intimo, in cui il regista spagnolo racconta, anche sulle note tristi di Chavela Vargas, il suo personalissimo spleen esistenziale diviso, come è, da un quotidiano stanco e da un vivido passato. Ma in questo film, in sala dal 17 maggio con la Warner Bros, c'è anche la chiara volontà di fare i conti con i suoi vecchi amori, con la sua infanzia, con sua madre e suo padre e, ovviamente, con la sua omosessualità.

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Il Messaggero