Paolo Buonvino dirige a Melpignano la Notte della Taranta, in tv il 28 agosto

Il maestro Paolo Buonvino
«Mi sono avvicinato alla musica popolare salentina con molta umiltà, timore, ma sicuramente con tanta passione. Ho preso quello che mi è arrivato anche dalle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Mi sono avvicinato alla musica popolare salentina con molta umiltà, timore, ma sicuramente con tanta passione. Ho preso quello che mi è arrivato anche dalle piccole sfumature, da cui carpivo vissuti, esperienze e ho cercato di metterci un pezzo di me, della mia esperienza di vita». E' quanto racconta il maestro concertatore dell’edizione 2020 della Notte della Taranta, Paolo Buonvino, chiamato a dirigere un evento che tiene insieme le note e le voci della tradizione popolare salentina.


Gli aspetti centrali del lavoro del maestro Buonvino saranno emozionare il pubblico che seguirà la manifestazione in tv (il Concertone de La Notte della Taranta sarà realizzato dal vivo il 22 agosto a Melpignano, ma senza pubblico per le restrizioni previste per il Covid-19, e sarà trasmesso il 28 agosto su Rai 2) ed emozionarsi nel raccontare le radici di una terra, in questo caso il Salento e la Puglia. «Ho scoperto che in questa tradizione - racconta ancora Buonvino - ci sono aspetti profondi e significativi. La vera ricchezza, essendo una musica che viene dal popolo, sono le vite di ciascuno, le fatiche e i dolori raccontati in musica dagli stessi protagonisti». In questa edizione non poteva mancare l’abbraccio tra due espressioni musicali diverse: l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta e l’Orchestra Roma Sinfonietta. Un omaggio emotivo a cui contribuirà anche la nuova scenografia costituita da un palco molto basso di legno e le proiezioni e i supporti di carattere quasi cinematografico. Sullo sfondo, la facciata dell’ex Convento degli Agostiniani, sede della Fondazione Notte della Taranta.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero