Al Pacino con una parrucca dietro l’altra (caschetto platinato, nuvola di ricci), Helen Mirren con la chioma biondissima stile Donatella Versace: ...
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sono gli eccezionali protagonisti da Oscar di “Phil Spector”, il film scritto e diretto dal premio Pulitzer David Mamet e in onda martedi sera in prima visione alle 21.10 su Sky Cinema 1HD. Il film (prodotto da Hbo) ricostruisce, tra realtà e fantasia, la storia vera di Phil Spector, l’eccentrico e geniale produttore discografico americano condannato a 19 anni di carcere per l’omicidio dell’attrice Lana Clarkson, morta nel 2003 in circostanze misteriose. Pacino, 74 anni, interpreta il protagonista e la Mirren fa l’avvocato Linda Kenney Baden incaricata di difenderlo. In primo piano la strana e complicata relazione che s’instaura tra i due al processo. «Il ruolo di Spector è stato per me un’autentica prova d’attore», spiega Pacino, 74 anni, che presto porterà sullo schermo Napoleone e Re Lear.
«Le parole di Mamet, come quelle di Shakespeare, rappresentano un dono, o meglio una magia. E un attore che viene dal teatro capisce bene il valore del testo. Quando trovi un autore che scrive così bene, recitare per lui non è soltanto un onore ma un piacere. Io mi ritengo molto fortunato».
Come si è calato nel ruolo? «Non mi sono limitato a fare un’imitazione fisica del personaggio, che non ho voluto incontrare, ma ho cercato di restituire la sua essenza, il cosiddetto sottotesto. Lo faccio sempre per arrivare a dare un’interpretazione personale di qualunque ruolo».
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