Feluche e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo alla corte della regista Emma Dante, che al Costanzi cura la regia de “L’angelo di fuoco” di...
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Ecco Clelia Previti, in spolverino beige. In outfit longuette di pizzo nero, l’eterea Marisela Federici è accolta dal sovrintendente Carlo Fuortes. Appare Lidia Ravera. Prezioso soprabito dai delicati toni pastello per Fabiana Balestra. E poi Paola Mainetti in black. Il mondo del giornalismo schiera Corrado Augias, Giuliano Ferrara e la biondissima Vira Carbone, al braccio dello stilista Renato Balestra. Immancabili, il professor Giulio Maira con la consorte Carla, in tailleur nero e blusa con voilant bianchi. Fa il suo ingresso il cantautore Amedeo Minghi e ancora Roberto D’Agostino, in spolverino giallo, con la moglie Anna Federici.
Più in là si riconosce Sabrina Florio. Il segnale delle luci che si abbassano avverte l’inizio imminente dell’opera in cinque atti e sette quadri, con la direzione del maestro Alejo Pérez. Si prende posto tra i velluti rossi e gli stucchi dorati. E finalmente va in scena l’opera visionaria, magica, immersa nel clima di mistico esoterismo così diffuso nell’avanguardia russa del primo Novecento e tradotto da Prokofiev nel suo linguaggio ora grottesco ora allucinato. Con Emma Dante, per questo nuovo allestimento, c’è il team che la accompagna da sempre: Carmine Maringola alle scene, Vanessa Sannino ai costumi e Cristian Zucaro alle luci. Maestro del Coro, Roberto Gabbiani. L’emozione è grande. Applausi a fine rappresentazione e come sempre esclusivo dinner dai sapori mediterranei negli eleganti spazi del teatro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero