Non ci resta che il crimine, il cast fa i complimenti per la Coppa Davis a... Panatta e compagni

La fortunata trilogia cinematografica "Non ci resta che il crimine" torna in una nuova veste con una serie TV che promette di intrattenere il pubblico con le...

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La fortunata trilogia cinematografica "Non ci resta che il crimine" torna in una nuova veste con una serie TV che promette di intrattenere il pubblico con le disavventure della sgangherata banda di amici. In un'inedita intervista spazio temporale tra il 1976 e il 2128, i protagonisti Massimiliano Bruno, Alessio Maria Federici, Giampaolo Morelli, Gianmarco Tognazzi, Maurizio Lastrico e Liliana Fiorelli si sono prestati a rispondere a domande trasportate nel tempo, collocando la narrazione fra passato e presente.

«Non ci resta che il crimine, vi raccontiamo il nostro viaggio nel tempo»

Le due domande, proprio come nella divertentissima serie, hanno trasportato i nostri intervistati in epoche differenti. La prima, ambientata nel 1976, ha riguardato la storica vittoria dell'Italia nella Coppa Davis. Una finestra temporale che ha permesso agli attori e al regista di rivivere, attraverso anche i successi della hit parade del '76 (Margherita di Riccardo Cocciante), l'entusiasmo e l'orgoglio di quel momento epico per lo sport italiano, "pronosticando" un secondo successo nel... 2023. La seconda domanda ha proiettato il gruppo nel futuro, al 2128, con gli auguri per il "Messaggero" che, ipoteticamente, "compirebbe" 250 anni. 

Non ci resta che il crimine, Maurizio Lastrico e Liliana Fiorelli "teletrasportati" nel presente con ChatGPT

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Il Messaggero