Ultimi ritocchi al Ninfeo di Villa Giulia alla vigilia della proclamazione, il 5 luglio, del vincitore del Premio Strega 2018. È stato montato il palco, sono stati...
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In corsa per la vittoria Marco Balzano, Helena Janeczek, Sandra Petrignani, Carlo D'Amicis e Lia Levi. Alla speciale visita guidata, a poche ore dalla cerimonia finale, con il direttore del museo, Valentino Nizzo, arrivano i due favoriti alla vittoria, che saranno protagonisti di una sfida all'ultimo voto: Marco Balzano con “Resto qui” (Einaudi) e Helena Janeczek con “La ragazza con la Leica” (Guanda), che ripercorre la vita della fotografa Gerda Taro, curiosi di vedere dove hanno trovato posto i loro libri. Quello della Janeczek è tra anfore attiche vicino alla Sirena nel mito antico e moderno, ispirato alla frase del libro: «Le leggende dicevano che dopo il calar del sole, quando si pescava meglio, nel Danubio comparissero creature gigantesche, che risvegliavano nella sua testa di ragazzino in braghe, certe fantastiche paure». «Il mito delle sirene mi affascina molto.
“Resto qui” di Marco Balzano è nella sala dei Sette Colli, in una teca essenziale, pulita, lineare ispirata da questo passo del romanzo: «Scrissi che le industrie stavano trattando Curon e la valle come se fossero un posto senza storia. Invece noi avevamo agricoltura e allevamenti e prima che arrivasse quell'esercito di cafoni e quella marmaglia di ingegneri regnava l'armonia tra i masi e il bosco, tra i prati e i sentieri?». «Questo passaggio mi è particolarmente caro. Replicare il paesaggio non è possibile come affermava Pasolini. E nella Recerche, Proust dice che l'unico modo per accogliere un'opera d'arte sono le pareti bianche. Dobbiamo essere contenti delle pareti nude. Evitano la distrazione», sottolinea Balzano che ammette di non essere tranquillo. «Non lo sono mai e permango nella mia inquietudine. Non vedo l'ora che arrivi domani».
Location suggestiva per Carlo D'Amicis, in cinquina con “Il gioco” (Mondadori) in una tomba tarquinese, una delle più ben conservate al mondo. La mostra, che sarà aperta fino al 30 agosto, è un susseguirsi di sorprese come accade davanti a Era, la dea della bellezza che nella sua teca ospita il libro di Elena Malaj, “Dal tuo terrazzo si vede casa mia” (Racconti Edizioni), tra i 12 finalisti.
E domani la diretta di Rai3, alle 23, condotta da Eva Giovannini con ospite speciale Giampiero Mughini, partirà proprio dalla sala del museo che ospita il famoso sarcofago degli sposi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero