Nerone, artista rockstar: il musical debutta a Roma in ottobre

Nerone, artista rockstar: il musical debutta a Roma in ottobre
Nerone rockstar. Imperatore di Roma e del mondo a soli 17 anni, un'esistenza divisa fra doveri, arte ed eccessi, poi la morte a 31 anni, come un Hendrix o un Cobain. Molti del...

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Nerone rockstar. Imperatore di Roma e del mondo a soli 17 anni, un'esistenza divisa fra doveri, arte ed eccessi, poi la morte a 31 anni, come un Hendrix o un Cobain. Molti del popolo sperarono che fosse solo fuggito lontano, come successe con Elvis o Jim Morrison. Così Franco Migliacci, autore dei testi e ideatore del progetto, insieme a suo figlio Ernesto, ha immaginato il protagonista del musical Divo Nerone, riscattandolo dall'idea del tiranno matricida e incendiario e restituendogli le doti da artista e grande riformatore.


BROADWAY
Il kolossal da 6 milioni di euro (produttori Artisti Associati & Partners), di cui già gira voce a Broadway, doveva tenersi di fronte alla Domus Aurea, nella zona del Palatino, e partire a giugno ma è stato rinviato al 1 ottobre, quindi debutterà prima al chiuso. Una buona notizia, perché il posticipo è dovuto al grande interesse mostrato in corsa dalle istituzioni e dagli sponsor. L'iniziativa sta diventando, se si può, ancora più extralarge, si punta a farla diventare tappa obbligata dei turisti e prodotto da esportazione.

La squadra messa in piedi conta undici personaggi che reciteranno in italiano e in inglese, e trenta ballerini; alle scenografie c'è la coppia da Oscar Dante Ferretti-Francesca Lo Schiavo, ai costumi la pluripremiata Gabriella Pescucci, Gino Landi alla regia. Delle musiche non si occuperà più Morricone, che inizialmente sposò il progetto. Uno dei temi più importanti è stato scritto da Luis Bacalov (altro Oscar per “Il postino”), il resto dei brani spetta a vari autori, i più adatti, perché «Nerone va trattato come fosse un artista emergente».

Deve essere completo, bravo a cantare e decantare, facile alle passioni. Per entrare nel cast si sono presentati in 1600, da tutta Italia e dall'estero. Tre minuti ciascuno e in corsa ne sono rimasti una manciata. Alla dolce Atte, liberta imperiale di origine orientale, sono affidate le canzoni d'amore Dammi un figlio, Ishtar, L'amore ci dà le ali. Fu amata e scaricata da Nerone, che le preferì Poppea, più fatale e vanitosa, sempre in cerca di nuovi rimedi per far spasimare gli uomini. E' lei, immersa nella vasca da bagno, a cantare la divertente Latte d'asina.

ADULATORI
Nerone si muove fra le sue tante donne, i detrattori e gli adulatori, si trastulla con la combriccola di artisti, coltiva la virtù del vizio con gli amici, tra i quali c'è Petronio che rappa su Godi l'attimo fuggente e ripesca il mito di Aristofane dal Simposio di Platone che suona come un odierno manifesto social sulla fluidità di genere. Nerone discute con Tullio, oramai convertito al cristianesimo, e continua a preferire l'uomo che si fa Dio al Dio che si è fatto uomo. Si scontra con Seneca, suo ex precettore, e con Agrippina, madre ambiziosa e ossessiva. «E' un personaggio attualissimo» spiega Ernesto Migliacci «Fu promotore di una rivoluzione culturale senza precedenti, una specie di rottamatore. Per dire, già duemila anni fa pensava di abolire il Senato e cercò di colpire gli interessi dei più ricchi, attirandosi le antipatie degli aristocratici».

Sognava l'impossibile, come solo i giovani sanno fare: una Roma dedita alle arti oltre che alla guerra, così finanziò ginnasi e palestre, organizzò concorsi e giochi. Dice Franco Migliacci, una delle penne più importanti della nostra canzone, autore, un titolo per tutti, di Nel blu dipinto di blu: «Pare non sia stato Nerone ad incendiare Roma. Il suo rogo era interiore, un fuoco di ribellione, ardeva di passione artistica e quel tipo di fiamme non vanno spente». L'imperatore è stato insomma vittima di una antica macchina del fango: «Abbiamo studiato tutti i testi, da Tacito e Svetonio ai più recenti. E' il momento di riposizionarlo».

A provarci alle audizioni sono stati tanti, compresi volti noti come Enrica Tara, finalista a X Factor nella squadra di Skin, Luca Giacomelli Ferrarini e Riccardo Maccaferri, già in Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo, Benedetta Imperatore in Rapunzel, o artisti come Alessio Ventura, cantante della band romana Dhamm, papabile Nerone insieme a Giorgio Adamo, già nel musical Siddharta.


Dimenticate il Peter Ustinov di Quo Vadis. Questo Nerone è più inquieto che inquietante, «è libero come una farfalla nell'ambra» e si dimena in brani vocalmente impegnativi come Superstar e L'ira di dio. E' sensuale, spericolato e, se nemmeno questa moderna versione può strapparlo al suicidio, nel frattempo se la sarà goduta cantando. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero