Verbania, al Museo del Paesaggio le sculture di Troubetzkoy e l'omaggio ai giardini con incisioni e film

Troubetzkoy, Sheila Johnson
Nella bella cornice di Palazzo Viani Dugnani riapre al pubblico il Museo del Paesaggio di Verbania: forte di una collezione permanente di opere di pittura, scultura e archeologia,...

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Nella bella cornice di Palazzo Viani Dugnani riapre al pubblico il Museo del Paesaggio di Verbania: forte di una collezione permanente di opere di pittura, scultura e archeologia, la sede espositiva ne approfitta per presentare due belle mostre, una nel piano terra del palazzo dedicata allo scultore Paolo Troubetzkoy, e un’altra a Villa Giulia. La prima, intitolata 150 TROUBETZKOY 1866-2016, è aperta fino al 30 ottobre 2016 e celebra i centocinquant’anni dalla nascita dello scultore, nato a Intra nel 1866 e definito “impressionista” dalla critica internazionale. Di lui si ammirano 150 sculture in gesso che testimoniano la qualità tecnica e l’intensità emotiva che gli hanno consentito di venir paragonato al grande Rodin. L’artista ha anche dedicato due busti a Lev Tolstoj, incontrato in Russia, dove teneva un corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Mosca.

 

Spostandosi di qualche chilometro negli spazi di Villa Giulia, affacciati sul Lago Maggiore a Pallanza, apre invece la mostra Immaginare il giardino dal 25 giugno al 2 ottobre 2016. Il tema del giardino viene raccontato in due diverse modalità. Una sezione presenta 140 incisioni che illustrano la costruzione dell’immaginario del giardino nei secoli tra il Seicento e l’Ottocento. Tra queste spiccano i parchi della raccolta Hofstede van Clingendaal (Amsterdam, 1690 ca.), sulla tenuta di Clingendael e le rarissime incisioni Otto vedute di giardini di Roma, di cui sette portano la firma di Giuseppe Vasi (1710-1782). Un’altra sezione presenta la proiezione di filmati sperimentali del Novecento, dove molti artisti e video maker – come Chris Welsby, Stan Brakhage e Rose Lowder – hanno scelto proprio il giardino come specchio delle loro fantasie e proiezioni mentali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero