“Dopo ‘Forma 1’, dopo la pittura degli anni Cinquanta, l’idea della geometria irrazionale è stata una direzione di lavoro. Questo tipo di ricerca...
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Mostra organizzata da “Il Cigno GG Edizioni” e curata da Luca Barsi, che conta un’esperienza di oltre trent'anni nell'arte moderna e contemporanea e ha un particolare interesse verso i movimenti artistici sorti dagli anni Cinquanta in poi. Seconda tappa espositiva di un iter iniziato nel 2018 con il Museo Statale dell’Hermitage di San Pietroburgo e che, dopo Roma, avrà il suo seguito al Museo Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra e proseguirà poi in altri quattro sedi istituzionali italiane. “Geometrie impossibili” indaga le esperienze artistiche e culturali di Achille Perilli, grande Vecchio dell’arte italiana e riporterà alla luce – sei mesi dopo “Abstract Art in Italy” l’esposizione dell’Hermitage – la grande mole di documenti che testimoniano i rapporti con grandi personalità del XX secolo, fino ad ora gelosamente custoditi nel suo archivio. In mostra 60 lavori a tecnica mista su tela, scelti tra un’ampia rosa di opere realizzate indagando sulle infinite forma della geometria, dalle prime esperienze del 1968 fino ad arrivare alle ultime opere dove il colore, unito ad una sapiente gestione delle masse e degli spazi, delinea una ultima evoluzione del concetto di geometria ed un ribaltamento della prospettiva dalla quale il Maestro osserva e codifica la realtà. Presenti anche le opere di grandi dimensioni (3 metri per 2) che Perilli ha realizzato tra i primi anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta.
TESTIMONIANZE
“Siamo contenti e onorati di poter ospitare una mostra così importante dopo l’esperienza vissuta all’Hermitage ed il grande riconoscimento ricevuto da Perilli da parte dei russi, per l’innovativa forma di creatività geometrica”, le parole di Lorenzo Zichichi, presidente della Casa Editrice “Il Cigno GG Edizioni”. “Una mostra che ripercorre per intero la carriera del Maestro e si sofferma su alcuni grandi tele che esprimono al meglio la geometria astratta dell’artista. I musei di San Salvatore in Lauro si confermano ancora una volta come luogo di eccellenza culturale”.
“Il lavoro di un artista contemporaneo, secondo Perilli, consiste nel trasferire figure nello spazio.
Il Messaggero