Montecitorio, “Non mi abbracciare”, gli anni di piombo secondo Elena Venditti

Montecitorio, “Non mi abbracciare”, gli anni di piombo secondo Elena Venditti
Lei aveva vent’anni si innamorò di un terrorista di destra, Luigi Ciavardini, arrestato per la strage di Bologna, e per lui si fece quasi 5 anni di carcere per averlo aiutato...

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Lei aveva vent’anni si innamorò di un terrorista di destra, Luigi Ciavardini, arrestato per la strage di Bologna, e per lui si fece quasi 5 anni di carcere per averlo aiutato in una rapina negli anni Settanta. La Roma degli anni di Piombo quando c’erano: ideali politici, zone rosse e zone nere, fasci e comunisti; Ponte Milvio era di sinistra e Vigna Clara e i Parioli di destra.




Questo è lo scenario del libro “Non mi abbracciare” di Elena Venditti edito da Wingsbert House., dal quale verrà anche tratto un film. E’ stato presentato nella sala del Mappamondo di Montecitorio a Roma. La discussione è stato moderata da Aldo Cazzullo e sono intervenuti Mariella Venditti, sorella dell’autrice, Gennaro Malgeri e Fabrizio Cicchitto.



«La scelta del posto non è casuale, in quanto il padre di Elena è Renato Venditti, giornalista comunista, scomparso da poco, che ha varcato per oltre venti anni i corridoi di Montecitorio. Volevamo ricordare dove tutto ebbe inizio e anche rievocare la memoria storica» spiega Cicchitto.



Presenti anche Roberto Morassaut e Michele Meta del Partito Democratico. “Non mi abbracciare” è immerso nella storia degli anni di piombo, del terrorismo, e della contrapposizione tra destra e la sinistra. E’ un libro autobiografico che racconta la storia di una ragazza che ama un fascista e di un amore cupo negli anni di Piombo.



Da una parte l'amore e dall'altra l'ideale della lotta armata. Lui fascista e lei comunista, a cui è bastato un solo sguardo, per innamorarsi e decidere di seguirlo, nonostante tutto, e da quel momento improvvisamente tutto cambiò. Elena Venditti, proviene da una famiglia comunista e antifascista, il padre era Renato Venditti, cronista del Paese Sera e autore del Manuale Cencelli, prontuario della lottizzazione democristiana, un documento sulla gestione del potere, che indicava come in base alle quantificazioni delle correnti dc si spartivano ministeri, sottosegretariati e enti pubblici. Lei si ribellò al padre e alla famiglia e iniziò a seguire Livio, come si chiama nel libro, nella clandestinità e lo aiuterà in una rapina per la quale sarà arrestata diventando così una detenuta politica.



Ci sono i fatti del periodo della strage di Bologna e Livio è lo pseudonimo letterario di Luigi Ciavardini, che faceva parte dei Nuclei armati Rivoluzionari i Nar, e poi coinvolto nella strage della stazione di Bologna, che lui come i suoi complici di allora non ammetteranno, ma per cui sarà condannato. Il libro è dedicato al padre, il quale però non è riuscito a leggerlo. Elena Venditti ha 56 anni e ha trovato la forza per iniziare una nuova vita dopo il carcere: si è laureata in sociologia, ed è giornalista, autrice di sceneggiature per il cinema e con la passione per la pittura, il bridge e la fotografia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero