Miss Italia, la finale all'insegna della “democrazia delle taglie”

Francesco Facchinetti, la Miss Italia in carica e Patrizia Mirigliani
Una finale per trenta bellezze che hanno superato le selezioni, quella di Miss Italia in programma per sabato 9 settembre a Jesolo. Il gruppo di ragazze tra le quali sarà...

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Una finale per trenta bellezze che hanno superato le selezioni, quella di Miss Italia in programma per sabato 9 settembre a Jesolo. Il gruppo di ragazze tra le quali sarà scelta l'erede di Rachele Risaliti (Miss Italia 2016), è quello scelto tra le 214 che nei giorni scorsi si sono sottoposte alle prove preliminari e che ora potranno calcare il palco per l'ultimo atto del concorso che sarà trasmesso in diretta, alle 21.10, su La7 e La7D.


A presentare lo show sarà il confermato Francesco Facchinetti, per la seconda volta in scena con le bellezze italiane, mentre le votazioni saranno di fatto assegnate per metà dal pubblico da casa, attraverso il meccanismo del televoto, e per metà da una giuria artistica composta da Christian De Sica, Gabriel Garko, Nino Frassica, Manuela Arcuri e Francesca Chillemi (Miss Italia 2003).

«Sono contento di tornare per il secondo anno - ha detto Facchinetti - perché mi sono trovato a guidare una nave solida e vogliosa di intraprendere rotte nuove, in un momento di stasi totale. Cercherò di ballare come lo scorso anno e come per la mia prima volta a Miss Italia cercherò anche di non rompermi niente». Una delle novità di Miss Italia 2017 sarà quella della presenza di una “giuria social”, che non parteciperà però all'elezione della vincitrice principale, ma a quella della nuova Miss Social.


Segue invece il principio della “democrazia delle taglie”, fortemente voluto da Patrizia Mirigliani, figlia dello storico fondatore del concorso, la politica di selezione della cosiddetta classifica delle curvy alle quali è stata assegnata la categoria Miss Very Normal Size e che nella finale di sabato parteciperanno all'ultima battaglia a colpi di bellezza assieme a tutte le altre colleghe di taglia inferiore. «Lasciamo libere le ragazze di gestire la loro bellezza come pare a loro - ha detto Patrizia Mirigliani - anche partecipando ad un concorso, se è questo che vogliono fare. La bellezza è ancora un traino per questo paese, per poterci rimanere e per crederci». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero