Milano, la galleria Deodato Arte celebra i 30 anni dell'Amiga 1000, usato da Warhol per avveniristiche performance artistiche

Milano, la galleria Deodato Arte celebra i 30 anni dell'Amiga 1000, usato da Warhol per avveniristiche performance artistiche
Vi ricordate il vecchio e ingombrante - ma allora era il meglio che si poteva avere sulle scrivanie - Amiga 1000? Per chi non lo sapesse è uno storico pc, considerato il primo...

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Vi ricordate il vecchio e ingombrante - ma allora era il meglio che si poteva avere sulle scrivanie - Amiga 1000? Per chi non lo sapesse è uno storico pc, considerato il primo personal computer multimediale, lanciato da Commodore il 23 luglio 1985 con un evento molto social al Lincoln Center di New York a cui parteciparono artisti e personaggi di rilievo: tra questi Andy Warhol, che fu invitato a realizzare un’opera a tema al Vivian Beaumont Thater, e Debbie Harry, cantante leader dei Blondie che fu fotografato (rigorosamente in bianco e nero) da una fotocamera collegata ad un computer, una vera avanguardia per l’epoca. Lo scatto fu rielaborato cromaticamente da Warhol che diede vita alla prima opera di computer-art.




Sono passati trent’anni e il mondo informatico si è evoluto freneticamente, ma guai a dimenticare i primi passi che hanno consentito una tale fioritura. Per questo motivo la galleria milanese Deodato Arte celebra con una mostra, che aprirà il prossimo 22 ottobre, i trent’anni della presentazione dell’Amiga 1000 ricreando, nel percorso espositivo, il contesto originale nel quale il padre della Pop Art inizia a fare esperimenti digitali con grande passione che lo porteranno alla rielaborazione virtuale dei suoi barattoli di zuppa Campbell, della banana della copertina del disco dei Velvet Underground e del ritratto di Marylin.



La retrospettiva si intitola Warhol inedito: le prime sperimentazioni digitali con Amiga e presenta al visitatore due storici pc e 9 opere inedite dell’artista facenti parte della serie Ladies and Gentleman, che ritraggono personalità frequentate da Warhol, tra cui modelle e drag queen, ingaggiate per il progetto. Si possono ammirare, inoltre, fino al 21 novembre 2015, serigrafie, dischi, banconote da 2 dollari e da 100.000 lire, fotografie, filmati, la rivista Amiga Word con l'intervista all'icona della Pop Art, alcuni numeri del mensile Interview e biglietti del collezionista americano Leo Castelli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero