«Dopo la bestemmia di Capodanno, i telespettatori del servizio pubblico hanno assistito a una nuova gaffe in diretta: a ‘Mezzogiorno in famiglia’ di sabato 7...
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E’ quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. «Di fronte all’ennesimo episodio, denunciato dal ‘Messaggero’, che danneggia il servizio pubblico – spiega Anzaldi – è opportuno che l’azienda spieghi quali sono le responsabilità, chi doveva vigilare e quale forma di verifica viene messa in campo in questi casi. Dopo il caso di Capodanno, come è cambiata la catena di controllo sulle trasmissioni? E ancora: come vengono scelti gli artisti scritturati e le comparse per queste trasmissioni Rai? Sembra, peraltro, che per una comparsa ‘non parlante’, quindi che non interviene nelle discussioni, sia previsto un cachet di 100 euro a puntata». «Quanto accaduto – prosegue il deputato dem – è compatibile con il servizio pubblico, a maggior ragione in una fascia oraria e in una trasmissione rivolta alle famiglie? Chiederò alla Rai di rispondere a queste domande in un’interrogazione parlamentare in Vigilanza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero