Il Metropolitan di New York porta l'opera in casa: già disponibili 10 produzioni

“Medea” di Cherubini, il 22 ottobre, diretta da Carlo Rizzi

Una scena della "Medea" di Cherubini (foto Marty Sohl/Met Opera)
Il Met porta l’opera a casa in diretta. Il primo titolo parla italiano: è “Medea” di Cherubini, il 22 ottobre, diretta da Carlo Rizzi in una nuova...

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Il Met porta l’opera a casa in diretta. Il primo titolo parla italiano: è “Medea” di Cherubini, il 22 ottobre, diretta da Carlo Rizzi in una nuova produzione firmata dal regista David McVicar.


L’opera di New York ha annunciato il lancio della nuova piattaforma streaming “The Met Live at Home”. che permetterà di raggiungere pubblico in tutto il mondo, anche quelli che non hanno accesso ai cinema nei quali il Met da molti proietta le sue produzioni live. Dall’Albania allo Zimbawe, saranno in tutto centosettantuno i paesi  raggiunti da questa iniziativa, in aggiunta agli oltre cinquanta che già ricevono in oltre duemila cinema le trasmissioni “Live in HD”.  Il costo del biglietto? Molto economico: dai dieci ai venti dollari (varia a seconda del paese), con il quale sarà possibile un accesso illimitato per una settimana. Il programma prevede anche la trasmissione d’interviste con gli artisti e guide all’ascolto e servizi dietro le quinte.


“The Met: Live at Home” include tutte le dieci produzioni già programmate per essere trasmesse nei cinema, e comprende sia nuove produzioni sia riprese di spettacoli che hanno avuto già grande successo. Gli utenti potranno accedere alla piattaforma da qualsiasi tipo di schermo: personal computer, Mac e usando le ultime versioni dei browser più usati, ma anche sulle smart TV attraverso Chromecast o Airplay o collegando lo schermo ad un cavo HDMI. 


Il Met non è nuovo a strategie per raggiungere pubblico fuori dal teatro: ha iniziato la trasmissione delle opere nei cinema nel 2006 e  da allora ha venduto circa trenta milioni di biglietti in tutto il mondo.
Dopo “Medea”,il 22 ottobre,  ancora un titolo italiano, “La Traviata” di Verdi, il 5 novembre, in una ripresa di un allestimento firmato da Michael Mayer e diretto da Daniele Callegari, con Nadine Sierra (Violetta) e Luca Salsi (Germont).
Il 10 dicembre è la volta di un’opera contemporanea, la prima assoluta di “The Hours” che il compositore Kevin Puts ha adattato dal romanzo di Michael Cunningham. Sarà diretta da Yannick Nézet-Séguin con la regia di Phelim McDermott. Ancora Italia, il 14 gennaio con “Fedora” di Giordano in una nuova produzione di David Mc Vicar diretta da Marco Armiliato. Il 18 marzo “Lohengrin” di Wagner diretto da Nézet-Séguin e   il 1 aprile Falstaff di Verdi diretto da Daniele Rustioni con la regia di Robert Carsen. 


La stagione proseguirà con la ripresa del “Cavaliere della rosa” di Strauss diretto da Paul Steinberg e la regia di Robert Carsen. Ancora un titolo contemporaneo, il 29 aprile andrà in scena “Champion” di Terence Blanchard diretto da Yannick Nézet-Séguin. Due nuove produzioni mozartiane dirette da  Nathalie Stutzmann chiudono la stagione: Don Giovanni il 20 maggio 2023 diretto per la regia di Ivo van Hove, e il 3 giugno “Il flauto magico”  firmato da Simon McBurney.
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Il Messaggero