Roma, Suburra "da paura": sul red carpet spuntano i metal detector

Ingressi scanditi, eleganti signore in abito lungo costrette a passare sotto ai metal detector, perquisizioni. E' un red carpet "da paura" quello che è andato...

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Ingressi scanditi, eleganti signore in abito lungo costrette a passare sotto ai metal detector, perquisizioni. E' un red carpet "da paura" quello che è andato in scena in una piazza della Repubblica blindata. Neanche a Fort Knox.

Dal cinema alla realtà, verrebbe da dire. Visto che l'anteprima è quella di Suburra, serie fra le più attese della stagione (dal 6 ottobre su Netflix).  Glamour e metal detector sfilano a braccetto a Roma. In quella stessa Roma del potere, dei vizi capitali, dei criminali che si contendono il mercato della droga, dei cravattari e delle bande di zingari, dei politici corrotti, dei tecnici comunali senza scrupoli e dei monsignori perversi raccontata nella serie.

Misure di sicurezza eccezionali che finora si erano viste solo durante i grandi eventi cinematografici come il Festival del Cinema di Venezia. Perché se è vero che ormai i controlli antipirateria (con tanto di cellulari requisiti) è una pratica diffusa in quasi tutte le anteprime, la presenza dei metal detector stile aeroporto sul tappeto rosso - per di più di Suburra - salta all'occhio. Così tra una borsetta perquisita e un orologio che "suona" su quello stesso tappeto hanno sfilato le star di casa nostra, da Tea Falco a Maria Grazia Cucinotta da Giulia Bevilacqua a Violante Placido ai protagonisti Alessandro Borghi, Filippo Nigro, Eduardo Valdarnini e Barbara Chichiarelli.
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Il Messaggero