Mediterraneo Radio Festival, dall’11 aprile al 18 maggio al convento dei Padri Cappuccini a Nocera Terinese

Torna la rassegna di musica classica, jazz e musica popolare nel cuore della Calabria

Dall'11 aprile al 18 maggio nella suggestiva cornice dell’antico Convento dei Padri Cappuccini, nel borgo di Nocera Terinese (Cz), si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dall'11 aprile al 18 maggio nella suggestiva cornice dell’antico Convento dei Padri Cappuccini, nel borgo di Nocera Terinese (Cz), si terrà la V edizione del Mediterraneo Radio Festival, una rassegna di musica classica, jazz e musica popolare nel cuore della Calabria, in uno dei borghi più antichi e suggestivi della regione. 

Il Festival 

La direzione artistica del Maestro Filippo Arlia, il festival è promosso e sostenuto dal Conservatorio Tchaikovsky, e prodotto da Raffaele Cacciola, in media partnership con Radio Rai 3, che prossimamente trasmetterà tutti i concerti. La V edizione propone un ricco programma e un felice incontro tra i grandi della musica classica internazionale e i giovani talenti del Conservatorio calabrese. La location, il Convento dei frati cappuccini risale all’ultimo ventennio del 1500, fu punto di passaggio, di sosta, di riparo e ristoro per chi ne aveva bisogno. Ma fu innanzitutto un luogo di meditazione e di studio. Una struttura affascinante, densa di una storia antica, capace di aggiungere nuovi passi ad un percorso lungo 5 secoli. Come tutte le testimonianze architettoniche del passato, soprattutto quelle che hanno resistito ai sussulti della storia e della terra e che ospitavano comunità monastiche soppresse, la sfida principale riguarda il possibile riutilizzo con funzioni nuove.

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero