Istrionico e camaleontico, riesce a far sembrare simpatici anche i personaggi più algidi e, garantito, fa breccia nel cuore di tutti, strappando al pubblico che lo segue in...
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I suoi cavalli di battaglia, quelle imitazioni che l'hanno reso celebre, curate nei dettagli e studiate negli anni, c'erano tutte. Nessuna esclusa, nel grande "amarcord" del poliedrico artista. Dall'immancabile Cristiano Malgioglio, il personaggio che Giusti ama interpretare di più, a Francesco De Gregori fino ad Al Bano. Entusiasmanti anche le imitazioni canore di Vasco Rossi e Luciano Ligabue.
E lo show ha coinvolto anche i tanti big accorsi alla serata che hanno fatto da spalla al comico nei suoi sketch.
Il telecronista Marco Mazzocchi è salito sul palco intervistando Giusti-Lotito, poi il cantante Luca Barbarossa l'ha accompagnato nell'interpretazione di Terence Hill-Don Matteo. Ma non sono state solo le grandi risate a risuonare nell'Auditorio in via della Conciliazione. Protagonista anche il teatro, con i monologhi che Giusti ha scritto in onore della sua città, fascinosa eppure "acciaccata", ma indissolubilmente magica.
La musica, poi, l'ha fatta da padrone, con le canzoni suonate dalla SuperMax Band e impreziosite dalla voce di Sarah Jane. E, neanche a dirlo, fin prima dell'inizio dello spettacolo, sulla strada e sui marciapiedi è stato un tripudio di fan e pubblico. Tantissimi i volti noti dello spettacolo che non hanno resistito al richiamo del grande show e che dalla platea non si sono risparmiati in applausi e risate. Tra loro, il frontman dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, super trendy con coppola di velluto rosso, il regista Franco Nero, Giovanni Veronesi in compagnia della raggiante Valeria Solarino.
Ancora: il presidente del Coni, Giovanni Malagò, Mauro Mazza, il comico Andrea Perroni, il direttore di Raidue Angelo Teodoli, il direttore di Radio 1 Flavio Mucciante. A chiudere lo spettacolo, ancora una volta l'omaggio alla Capitale: la sala si alza in piedi e con il mattatore Giusti, che immortala la fine a suon di selfie, iniziano a intonare tutti la magnifica “Te la ricordi Lella” di Edoardo De Angelis. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero