Torna Matteo Diciannove, Quattordici: storia di abusi e violenze in un collegio cattolico

Fabio Vasco sul palco
Dopo aver conquistato il pubblico di Torino, Lecce e Napoli, torna nella capitale “Matteo Diciannove, Quattordici”. Dal 15 al 17 aprile, al teatro Tordinona, la sua...

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Dopo aver conquistato il pubblico di Torino, Lecce e Napoli, torna nella capitale “Matteo Diciannove, Quattordici”. Dal 15 al 17 aprile, al teatro Tordinona, la sua versione definitiva sarà presentata sul palco da Fabio Vasco, diretto da Giovanni Franci (che ne è anche l'autore). Il testo – che vanta già un tentativo di imitazione, almeno per quanto riguarda il titolo - racconta la storia di un ragazzo ricattato, corrotto e abusato, prima dai membri di una famiglia tradizionale, poi dal direttore di un collegio cattolico. E in questo collegio, sperimenterà i primi rapporti sessuali con un altro ragazzo, Pietro, che, inconsapevolmente, propone ad ogni ragazzo del collegio quello che impara dal direttore. L’improvvisa e sospetta morte di Pietro inquietano Matteo, che sembra iniziare a distinguere l’amore dall’abuso. Alla morte del ragazzo, Padre Vincenzo si allontana per alcuni mesi dal collegio. In questi mesi, arriva in collegio un ragazzo di 14 anni: Luca. Matteo si innamora di Luca, ma non riesce a capire se le attenzioni per lui siano amore o abuso. I due ragazzi trovano un rifugio l’uno nell’altro. Un rifugio vero e innocente. Soltanto mettendosi completamente a nudo di fronte all'amore di un ragazzo, senza censure (o paraventi di cartone), riuscirà a salvarsi. Ma il ritorno nel collegio di Padre Vincenzo, e la sua improvvisa gelosia nei confronti di Matteo, trasformeranno in un calvario il rapporto tra i due giovani ragazzi.


«Un monologo intimo, come una preghiera», spiega Franci, che aggiugne: «E' un racconto di formazione, fatto a tu per tu con lo spettatore, una confessione esplicita, commovente, vera». Franci spiega anche che i protagonisti di questa storia sono realmente esistiti, così come l'amore e l'abuso sono stati vissuti in prima persona. E’ un monologo duro, rabbioso, fisico, che non esclude momenti di grande tenerezza, né attimi di sincero divertimento.

Al Teatro Tordinona (via degli Acquasparta 16) dal 15 al 17 aprile: venerdì e sabato alle 21, domenica alle 17.30. Info & prenotazioni: 067004932






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Il Messaggero